Spesso, noi nonni intendo, presentiamo la saggezza come virtù che ci compete quasi in esclusiva. Ciò non è e non può essere perchè la saggezza è di tutti in proporzione all’età. E’ frutto di esperienza certo ma di esperienze ne facciamo dal giorno che entriamo in questa vita, per cui ecco la proporzione.
La vita è come il mare, in continuo movimento.
Bravo Giannetto, le nostre chiaccherate incominciano a dare i primi e buoni frutti. Continua a impegnarti che riesci a fare bene
riflettere sulla saggezza è complesso e filosofico. sono d’accordo con Gian rispetto all’appartenenza stereotipata che si dà a chi ha più anni… la saggezza può appartenere a tutti…ma c’è qualcuno di noi che si definisce saggio o è meglio che ce lo dicano gli altri?
C i sono due vie “esistenziali” profondamente diverse. La prima ci è proposta fin da piccoli dall’ambiente in cui viviamo: genitori, insegnanti, amici e colleghi, superiori, patner e amanti, giornali, televioni, cultura……Tutti sembrano indicarci una direzione ben precisa: per valere qualcosa devi dimostrarlo affrontando esami, superando prove, buttandoti nella competizione. Devi dimostrare di essere sicura di te, brillante, responsabile, bella e affermata. Ma c’è anche l’altra via , che punta a vivere la propria unicità , originalità, seguendo le proprie attitudini e inclinazioni.
La saggezza è una dote rara che tutti crediamo di possedere e che spesso vogliamo dispensare a piene mani. Essa si contrappone all’arroganza, che talvolta non può evitarci dolorose umiliazioni, anche perché ci piace sottrarci a purificatrici autocritiche impegnati come siamo a evidenziare negli altri ogni più piccola macchia di incoerenza e ipocrisia.
La saggezza non si misura sull’erudizione e sul potere. Possiamo solo sperare di costruirla, e sui nostri errori, mettendo insieme coraggiosamente alcune utili esperienze, fatte di verità, giustizia e bontà.
Penso spesso ai nostri cari vecchi che emanavano veramente saggezza, ce la trasmettevano e con poche parole riuscivano a ricucire una situazione difficile. Faceva veramente bene al cuore e ti sentivi protetto e guidato nella via giusta. Che oggi sia una cosa superata? Ne vedo ben poca intorno , si da troppo spazio alla sopraffazione e la saggazza che non sarebbe altro che l’antico “buon senso” é veramente di pochi ,ma
bisogna conquistarla per lasciare un esempio buono e una traccia positiva ai giovani.
(Come mi sento vecchia e saggia….!)
Sapere di sapere quel che si sa e sapere che che non si sa quel che non si sa. anche questa è saggazza
A volte cerchiamo di capire come ci stanno andando le cose e vogliamo cogliere l’elemento comune che lega alcune nostre fastidiose esperienze con persone a noi note.
Quanto spesso sentiamo lamenti di individui che, sentendosi offesi, ce l’hanno eternamente con qualcuno? E’ così in politica, ma anche nella vita quotidiana: ci mostriamo risentiti per troppi fatti, come se subissimo continuamente dei torti e facciamo circolare attorno a noi rancori e mugugni.
Amarezze e frustrazioni diventano incontrollati risentimenti che sfociano anche in desideri di rivalsa e vendetta che poi non danno alcuna soddisfazione, alcun sollievo, anzi fanno piombare in una grande e arida infelicità.
E dunque è preferibile dimenticare e più tolleranti, con il perdono dato e magari anche ricevuto, rivedere gli altri con occhi purificati; forse anche questo ci aiuta a maturare e ad apprezzare chi sappiamo possedere la saggezza che ancora ci sfugge.