Spesso, noi nonni intendo, presentiamo la saggezza come virtù che ci compete quasi in esclusiva. Ciò non è e non può essere perchè la saggezza è di tutti in proporzione all’età. E’ frutto di esperienza certo ma di esperienze ne facciamo dal giorno che entriamo in questa vita, per cui ecco la proporzione.
Il senso della vita
da [email protected] | Gen 27, 2010 | Dalla Stampa, Uncategorized | 8 commenti
La vita è come il mare, in continuo movimento.
Bravo Giannetto, le nostre chiaccherate incominciano a dare i primi e buoni frutti. Continua a impegnarti che riesci a fare bene
riflettere sulla saggezza è complesso e filosofico. sono d’accordo con Gian rispetto all’appartenenza stereotipata che si dà a chi ha più anni… la saggezza può appartenere a tutti…ma c’è qualcuno di noi che si definisce saggio o è meglio che ce lo dicano gli altri?
C i sono due vie “esistenziali” profondamente diverse. La prima ci è proposta fin da piccoli dall’ambiente in cui viviamo: genitori, insegnanti, amici e colleghi, superiori, patner e amanti, giornali, televioni, cultura……Tutti sembrano indicarci una direzione ben precisa: per valere qualcosa devi dimostrarlo affrontando esami, superando prove, buttandoti nella competizione. Devi dimostrare di essere sicura di te, brillante, responsabile, bella e affermata. Ma c’è anche l’altra via , che punta a vivere la propria unicità , originalità, seguendo le proprie attitudini e inclinazioni.
La saggezza è una dote rara che tutti crediamo di possedere e che spesso vogliamo dispensare a piene mani. Essa si contrappone all’arroganza, che talvolta non può evitarci dolorose umiliazioni, anche perché ci piace sottrarci a purificatrici autocritiche impegnati come siamo a evidenziare negli altri ogni più piccola macchia di incoerenza e ipocrisia.
La saggezza non si misura sull’erudizione e sul potere. Possiamo solo sperare di costruirla, e sui nostri errori, mettendo insieme coraggiosamente alcune utili esperienze, fatte di verità, giustizia e bontà.
Penso spesso ai nostri cari vecchi che emanavano veramente saggezza, ce la trasmettevano e con poche parole riuscivano a ricucire una situazione difficile. Faceva veramente bene al cuore e ti sentivi protetto e guidato nella via giusta. Che oggi sia una cosa superata? Ne vedo ben poca intorno , si da troppo spazio alla sopraffazione e la saggazza che non sarebbe altro che l’antico “buon senso” é veramente di pochi ,ma
bisogna conquistarla per lasciare un esempio buono e una traccia positiva ai giovani.
(Come mi sento vecchia e saggia….!)
Sapere di sapere quel che si sa e sapere che che non si sa quel che non si sa. anche questa è saggazza
A volte cerchiamo di capire come ci stanno andando le cose e vogliamo cogliere l’elemento comune che lega alcune nostre fastidiose esperienze con persone a noi note.
Quanto spesso sentiamo lamenti di individui che, sentendosi offesi, ce l’hanno eternamente con qualcuno? E’ così in politica, ma anche nella vita quotidiana: ci mostriamo risentiti per troppi fatti, come se subissimo continuamente dei torti e facciamo circolare attorno a noi rancori e mugugni.
Amarezze e frustrazioni diventano incontrollati risentimenti che sfociano anche in desideri di rivalsa e vendetta che poi non danno alcuna soddisfazione, alcun sollievo, anzi fanno piombare in una grande e arida infelicità.
E dunque è preferibile dimenticare e più tolleranti, con il perdono dato e magari anche ricevuto, rivedere gli altri con occhi purificati; forse anche questo ci aiuta a maturare e ad apprezzare chi sappiamo possedere la saggezza che ancora ci sfugge.