Nei giorni scorsi ho assistito, nella sede di Agorà, assieme a mia moglie e altri amici alla proiezione del film Vacanze in Inghilterra. Non mi prolungo nella trama del film, ma la fine dello stesso ha risvegliato in me un ricordo molto doloroso. Come il protagonista anch’io adolescente diciassettenne, ho vissuto una grave perdita, la morte tragica del mio primo amore. Al ritorno a casa, dopo la proiezione non sono riuscito a mangiare, tanto era il dolore che ho riprovato per quel tragico evento. Si chiamava WALLY, era bionda e mingherlina, lavoravamo assieme, in un laboratorio di falegnameria, era di un anno più grande di me, ed era tanto minuta che sembrava una bambola. Un giorno, lei era arrivata in laboratorio da poco tempo, mi sono avvicinato e le ho sfiorato la guancia con un bacio e le dissi, ti voglio tanto bene, lei è arrossita, si avvicinò, mi cinse con le braccia e disse IO di più. Passammo dei mesi per noi meravigliosi, quando la cingevo e le dicevo ti amo tanto, lei appoggiava la testa sul mio petto, mi baciava e mi diceva sempre, io di più. Lei abitava in periferia, dopo la Guizza, io tutte le sere al termine del lavoro, l’accompagnavo fino al ponte del Bassanello dove una maledetta mattina, mentre veniva a lavorare, un camion la travolse e me l’ha uccisa. Per lungo tempo non riuscivo più a mangiare né a dormire. Pensavo sempre solo a WALLY il mio primo amore, al mio grande Amore e quando le dicevo ti amo tanto, lei mi abbracciava mi baciava e mi diceva Io di più. Dopo pochi giorni ormai compiuti i 18 anni, ho lasciato quel posto che tutto mi ricordava e mi parlava di lei. Attraverso l’istituto per l’immigrazione ho trovato un lavoro all’estero e dopo tante insistenze mio padre ha firmato per il rilascio del mio passaporto. Lontano piano piano e con nuove amicizie il dolore si è attenuato, ma anche se sono passati 55 anni, non ho mai dimenticato chi mi baciava e mi rispondeva IO DI PIU.
SEPOLTO NEL BUIO DELLA MIA DISPERAZIONE , CON IL CUORE FERITO TRASCINO LA MIA PENA.
Di te conosco la spavalderia, la disponibilità verso gli altri, l’attaccamento alla tua famiglia, al lavoro. Molte doti unite a qualche difettuccio…ovviamente, come quando ti arrabbi e senza tante mezze parole dici quello che pensi.
Scopro ora quell’angolo di cuore che ognuno di noi tiene solo per sè, dove custodisce quei segreti che difficilmente racconta agli altri. Tu l’hai fatto ed è stato commovente ritornare con te a quei giorni della tua giovinezza dapprima felici e poi così terribilmente distrutti. Hai voluto dividere con noi quei ricordi riaffiorati con un film, e ti ringrazio per averci considerati amici. Abbiamo anche noi amato per un attimo la tua WALLY, ma vogliamo cancellare subito l’immagine di una ruota che schiaccia il suo giovane cuore innamorato.
Un abbraccio a te e alla tua dolcissima moglie.
Caro Giancarlo, non ti conosco o perlomeno non ti ho presente.
La tua vicenda è di quelle ‘PESANTI’, che lasciano senza parole ma con tanti pensieri.
A me, e penso non solo a me, ha fatto piacere che tu abbia avuto il ‘coraggio’ di estraniare una tua vicenda molto personale e ……. romantica !
Anche questo tuo intervento è un’ulteriore dimostrazione che Agorà funziona.
P.s.: anche il tuo modo di scrivere è molto coinvolgente e rende bene il tuo stato d’animo passato e ……. presente
Bravo Giancarlo, mi hai sorpreso, scrivi poco sul nostro Blog, ma quando lo fai lasci il segno.
Mi unisco al caloroso abbraccio di tutti noi.
Caro Giancarlo, mi hai davvero commossa. Avevo conosciuto di te quel lato esuberante che ti contraddistingue e anche la tua furia. Quella furia che aveva messo distanza fra di noi e che io ho avuto bisogno di tempo per mettere da parte. Poi un giorno tu mi hai sorriso e io ho dimenticato quella nostra incomprensione. Succede che una incomprensione superata apra il cuore all’amicizia. Adesso che so di quel tuo dolore antico ma presente, capisco anche la tua rabbia e la ricchezza che hai dentro e in me nasce l’affetto per te.
Caro Giancarlo, ho letto questa storia di vita vissuta con commozione e… grazie per averla raccontata cosi’ bene, un abbraccio
Caro Giancarlo,
Quando ho cominciato a leggere la tua storia mi sono stupita… Mi sembri sempre così allegro e gioviale che non avrei mai pensato che tu avessi vissuto una esperienza così forte e tragica…
Sei stato bravissimo e coraggioso a condividerla con tutti noi: io non ce la farei…
Ti abbraccio.
è belissima…. a dir poco commovente.
Grazie.Un abbraccione