Suor Miriam e Casa Priscilla

Suor Miriam e Casa Priscilla

Caro Vitaliano, come hai fatto presente nel tuo articolo, Casa Priscilla è una 'vecchia' conoscenza di Agorà. Ornai da diversi anni il Direttivo va a trovare Suor Miriam per devolvere alla sua Casa una parte del ricavato delle vendite del Mercatino di Natale.  Andare...

leggi tutto

ATTIVITA DEL DIRETTIVO “AGORA’

Giovedì 9 settembre u.s. nella sala "Tono"  presso il complesso CS1 dell' O.I.C. "Civitas Vitae Angelo Ferro" dopo aver partecipato all'incontro di saluto al campione paralimpico Francesco Bettella reduce dalla lunga trasferta di Tokyo dove ha conquistato in due...

leggi tutto
  • From giancarla milan on Blog

    Mi unisco a Paolo. FORZA SOCI ! L’ho detto tante volte alle assemblee, nei messaggi ai soci, direttamentd a qualcuno che ritengo capace di scrivere, insomma lo ripeto un’altra volta: il blog è un mezzo d’informazione e di comunicazione importante per i membri di un’associazione. Ci permette di essere aggiornati sulle attività di Agorà, di apprendere qualche notizia che non abbiamo letto sul giornale, di scoprire qualcosa di nuovo, di comunicare con adulti e ragazzi, di vedere le fotografie degli eventi a cui abbiamo o non abbiamo partecipato, di scambiarci gli auguri ….
    E allora un po’ di coraggio e teniamo vivo questo blog. Non servono molte ore per imparare ad usarlo. Qualche nozione di base con Danilo e poi un pochino di pratica……

  • From paolo on Ricordi per passare il tempo giocando

    Bravo Donato! complimenti per l’articolo ‘senza parole’ ma significativo!
    Mi ricordo che, quando ero alle medie, si usavano come cerbottane le BIC a cui si toglieva (non mi ricordo come si chiamasse esattamente)refil, la cartuccia dell’inchiostro e si sparavano palline di carta, più o meno rinforzate, da una parte all’altra della classe a volte anche quando l’insegnante era alla lavagna !
    Per quanto riguarda la fionda, essendo cresciuto a Venezia, c’era il rischio di ‘danni collaterali’ un pò troppo pericolosi.
    Però a scacchi ho giocato parecchio. Me li ha insegnati mio padre e giocavo anche con mio fratello, ed ero anche piuttosto bravo. Ai tempi del liceo e dei primi anni di univresità non erano in molti in grado di battermi ….. tranne uno. Un mio caro conpagno di scuola con cui spesso studiavamo assieme, ed ogni tanto compatibilmente con i compiti finivamo il pomeriggio giocando a scacchi.
    Non sono mai riuscito a batterlo !!
    Facevamo delle partite anche di un paio d’ore ma non c’era verso, vinceva sempre lui! però mi piaceva lo stesso giocare perchè erano delle belle partite lunghe e ‘complesse’.
    Purtroppo con mia figlia non ho avuto molto successo, pur essendo lei ingengnere con gliene importa niente degli scacchi.
    Peccatto perchè, come anche la dama, sono dei giochi in cui la fortuna conta poco, ci vuole ragionamento e calma e non sono necessari ‘effetti speciali’ (come nei videogiochi) per cui sono anche rilassanti.
    Un saluto a tutti

  • From giancarla milan on Missione a Massa Finalese (gruppo partecipanti)

    Ciao Valentina, so che sei a Jesolo e ti stai ancora godendo un po’ di vacanza. Chissà se passeggiando in riva al mare prima o poi t’incontro! Un bacio da nonna Giancarla

  • From giancarla milan on Ricordi per passare il tempo giocando

    Ho giocato tanto a dama quando ero ragazzina e anche da grande a diro il vero. Era uno dei regali che ti arrivava a Natale o all’Epifania e potevi passarci delle ore gareggiando con i tuoi amici. Proprio qualche sera fa, passeggiando per Abano, mi sono soffermata a guardare sulla via pedonale principale il gioco degli scacchi. Parecchi turisti anziani, ospiti negli alberghi termali, seguivano il gioco con grande interesse, pensando a quali mosse avrebbero fatto loro al posto dei giocatori. C’era lungo il viale anche un grande flusso di persone giovani con bambini, ma pochissimi sembravano incuriositi da questi enormi scacchi che avanzavano lentamente “mangiandosi” tra di loro.
    Non c’è elettronica in questa bellissima scacchiera, non c’è rapidità nel gioco. Bisogna, pensare, ragionare, calcolare, prevedere…. ci vuole astuzia, pazienza, un po’ di rischio….. troppo complicato per chi è abituato ad inserire un gettone, premere un pulsante e tutto si muove magicamente da solo! Personaggi che combattono, uccidono, vincono, suoni assordanti e luci eccitanti….. In effetti è difficile che un ragazzino lasci la playstation per il gioco degli scacchi. Ma noi, nonni del cuore, proviamoci perchè sappiamo quanto faccia bene giocare insieme come si usava noi da piccoli.
    A parte il gioco della fionda….. Quello no, per favore! Ho ancora in mente le fiondate con i sassolini che mi tirava mio fratello. Ne ero terrorizzata, scappavo dappertutto e lui se la rideva!

  • From donato on Come si giocava quando vi era solo la fantasia

    GRANDE , SI SI MI RICORDO BENE

  • From giancarla milan on Come si giocava quando vi era solo la fantasia

    Ben tornato nel blog Giancarlo. Le vacanze ti hanno fatto bene! Ti è venuta la voglia di scrivere o hai tanta nostalgia di noi? Credo entrambe le cose. Ciao a presto e, come sempre, pronto a lavorare….!

  • From danilo solda on Come si giocava quando vi era solo la fantasia

    Bravo Giancarlo che ogni tanto ti ricordi del Blog. Continua così tutto serve per incrementare gli articoli e fare interessante il nostro Blog.

  • From giancarla milan on Buon compleanno Lorenza!

    Ci sei mancato Donato, non solo per vederti mangiare con appetito ma soprattutto perchè sappiamo quanto sai esserci amico e disponibile. Alla prossima, comunque!