All’ultimo rintocco
stavo per strada andando
alla non lontana pieve.
Allungai il passo
quasi involontariamente
per radicata abitudine,
a non tardar l’incontro
col Supremo Padre.
Un gioviale prelato
avrebbe celebrato il rito
per i più o meno
devoti fedeli.
Presi posto al consueto banco
e seduto in attesa,
era tranquilla la mente.
La fede m’aveva portato
nel sacro luogo
ma qualcosa di me
era restato fuori.
Così vagando il pensiero
mi sembrò entrare
in un’invitante nuvola.
Cercai con calma
un qualche spiraglio
a indicarmi il cammino.
Comparve improvvisa
un’ immensa luce
scesa dal cielo.
Non camminai più,
galleggiava il corpo sospeso
verso una divina
ignota apparizione.
Sembrava una Madonna
per quanto era bella.
Mirai estasiato
questa figura,
era solo una donna…,
la mia amata donna!
Non era sogno
era proprio lei
in quest’estasi divina.
Sentii un soave angelico canto accompagnato
da melodiose trasparenti trombe
invitarmi ad entrare.
Mi sentii indegno
e chinato il capo
mi vidi coperto da veste bianca
per il divino perdono.
Un villano squillo
interruppe l’estasi.
Mi scossi brusco
e mi ritrovai confuso in chiesa.
Troppo bello
questo breve sogno,
durato il tempo….
di un colpo di sonno!
Ceronte
(Ottobre 2013)
Carissimo Rino sei proprio un grande e delizioso poeta!