IMG_4010Ad un mese dal loro insediamento i nuovi consiglieri dimostrano di dare il massimo del loro impegno e disponibilità.

Hanno inviato ai soci un programma di presenza in segreteria che copre l’intera settimana, hanno mantenuto il calendario delle attività già esistenti, stanno organizzando qualche visita culturale, partecipano quasi tutti al progetto “KEY” dandomi un aiuto prezioso nell’aiutare il gruppo a sviluppare la sessione “informatica”.

Hanno inoltre avviato tutte le pratiche burocratiche per le varie modifiche necessarie in Regione, Erario, Banche, ecc. Hanno organizzato la registrazione di cassa e prima nota, sistemato i libri sociali ed altre pratiche secondo un criterio di loro scelta, stanno pian piano cercando di capire come girano le mail, l’outlook, ecc.

Oltre ai consigli direttivi hanno già organizzato qualche riunione con i soci e partecipato ad inconri istituzionali.

Sono molteplici le cose da seguire in un’associazione come la nostra, che i soci nemmeno immaginano. Eppure i nostri nuovi consiglieri non hanno ridotto le attività intergenerazionali e di auto-mutuo-aiuto in cui sono sempre stati inseriti, aggiungendo a queste i loro numerosi compiti nella conduzione dell’associazione.

Chi va in Agorà trova ogni giorno almeno 3-4 consiglieri presenti. Si scambiano opinioni, si consultano e lavorano in piena collaborazione.

Non tutti i soci sono in grado di capire ed apprezzare questa loro continuità d’impegno, soprattutto quelli che non frequentano la segreteria e misurano l’impegno solamente dalla quantità di mail che ricevono.

Con questo mio articolo desidero elogiare e riconfermare tutta la mia stima al nuovo direttivo, permettendomi di invitare i soci a collaborare almeno con una risposta ai messaggi che ricevono. Basta poco per dimostrare la propria riconoscenza a chi, con tanto coraggio, si è proposto per mandare avanti la nostra bellissima Associazione che non è paragonabile a nessun’altra realtà che io conosca. E questo non lo affermo solo io, ma i grandi esperti e ricercatori che in questi anni ho avuto l’onore di conoscere.

Giancarla