La pensione sembra essere il momento ideale per poter fare “sonni tranquilli”. È quanto emerge dallo studio pubblicato su Sleep dai ricercatori dell`Università di Turku in Finlandia, secondo cui i disturbi del sonno svaniscono, o quasi, dopo aver smesso di lavorare.
La ricerca è stata condotta su 14.714 partecipanti, dei quali il 24,6% soffriva di insonnia e problemi legati al sonno, monitorati per un periodo di tempo che andava da 7 anni prima a 7 anni dopo il pensionamento. Al termine dell`esperimento, gli studiosi hanno rilevato che i soggetti, a distanza di sette anni dal ritiro dal lavoro, mostravano una riduzione dei disturbi del sonno pari al 26%. In particolare, la riduzione maggiore si riscontrava nei soggetti che prima di andare in pensione avevano sviluppato una sorta di depressione o di fatica mentale.
Sono felice per quel 26% che hanno ridotto i disturbi dell’insonnia; io sarei stata un soggetto non adatto a quella ricerca perche l’effetto é diverso, faccio parte dell’altro 74%
vai a capire l’essere umano. (ho un sospetto: forse mi conveniva lavorare ?) No meglio in pensione, Libera. Troverò una soluzione.