SEMBRAVA LA FINE
Chiuso
nella confidenzial stanzetta,
l’occhio spento
e la mente stanca.
Rilassate le membra
e dentro il corpo
solo voglia di niente.
Gridare senza voce
al mondo intero:
quant’è amaro andare.
Cercare un appoggio
per aiutare il ritmo
dell’organo pulsante
ad alimentare cellule e vita.
Ricordare del passato
lieto e turbolento,
tranquilli o scatenati incontri
con allegre e baldanzose brigate.
Risentire nel cuore
la tenerezza dei primi amori,
vivaci e innocenti.
Smarrirsi oggi nel vuoto
cercando accogliente rifugio
dove riposare per sempre
cuore e mente.
Girare il guardo intorno
e scoprire il più bello
sull’alto monte,
tra bianche vette
elevate al cielo.
Sedere sulla panca
fuori la porta,
un fiasco di vino avanti,
un filone di pane a scorta.
Se questa è la nuova vita,
sarà ancora gradita.
Ceronte
(Giugno 2018)
Stupenda, complimenti !!!