PASQUA
Ricordi di Pasqua di un tempo
Negli anni 50 io ero un bambino e mi ricordo che quando si cominciava a sentire il profumo della primavera voleva dire che la Pasqua si avvicinava e nel’aria si sentiva un profumo di festa, abitavo in un quartiere di famiglie molto modeste per non dire povere, alcune talmente povere da non aver neppure lacrime da piangere, della televisione non se ne sentiva nemmeno a parlare e questo era anche bello perché nel calar della sera le persone uscivano dalle loro case per chiacchierare un po’ fra di loro (si diceva “far filò”) e si sapeva un pò tutto di tutti dai grandi problemi alle piccole necessità. Man mano che la Pasqua si avvicinava, era usanza fare qualche piccolo acquisto di abbigliamento, piccole cose naturalmente, a me di solito mi arrivavano delle scarpe nuove anche perche i miei piedi crescevano, tutte le persone sembravano felici e così come la natura con lo sbocciare dei primi fiori e il rinverdirsi degli alberi con nuove foglie, anche le persone sfoggiavano qualcosa di nuovo o quasi nuovo.
Finalmente arrivava la domenica di Pasqua e di solito le nostre mamme erano impegnate ai fuochi della cucina perché dovevano preparare qualcosa di speciale da mettere in tavola, al ritorno dalla santa messa Pasquale ci si riuniva tutti per il pranzo e in quel’occasione ci si scambiavano gli auguri di Buona Pasqua allegramente ed eravamo tutti contenti. Naturalmente per noi bimbi non cerano uova di cioccolato ma delle semplici uova di gallina magari un po’ colorate con l’acqua del caffè…ma a noi bastava.
Ora tutto è cambiato, per le case c’è la televisione, si esce poco a chiacchierare con i vicini, ci si conosce appena. In ogni modo, questo è il progresso. Con questa mia breve storia mando a tutti i più sinceri auguri di BUONA PASQUA.
Paolo Brolati
Anch’io ero ragazzino negli anni 50, e mi ricordo che aspettava la Pasqua per smettere gli abiti pesanti e mettere i vestiti più leggeri, anche se magari la primavera era già arrivata, ma a quei tempi le stagioni erano ‘più regolari’ (o almeno così ce le ricordiamo). Con l’occasione si sfoggiava qualcosa di nuovo, i bambini da un anno all’altro crescono, e a quei tempi il guardaroba non era così fornito e, se c’erano fratelli, ci si passava gli abiti a scalare.
Buona Pasqua a tutti i lettori del blog !!
Paolo