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Come nativa istriana (Istria Italiana) voglio ricordare che il 10 Febbraio è la Giornata del Ricordo!
L’esilio degli italiani d’Istria è poco conosciuto poiché politicamente è stata nascosto; non si poteva riconoscere che anche un regime comunista era dittatoriale. Oltre all’orrore dei lager nazisti ci fu anche quello delle foibe yugoslave di Tito.
Ci sentivamo italiani e volevamo rimanere in Italia, abbiamo lasciato tutto: casa, lavoro, amicizie, la nostra bella terra pur di rimanere in Italia e non sotto un regime che ti voleva schiacciare.
Mi rivedo ancora bambina (sei anni) quando alla partenza dopo essere saliti su un camion con le poche cose che ci hanno lasciato portare via con noi, la voce di mia mamma che mi dice: “guarda che andiamo via per sempre”. Tra le cose sequestrate c’è stato il mio primo libro di lettura, regalato da mio padre. Il mio cuore di bambina ha sofferto la sua prima violenza
E’ una di quelle esperienze che si possono fare solo una volta nella vita.
La tragedia degli istriani è stata per troppi anni taciuta è giusto conoscerla e dargli il giusto valore!!
Marina Degrassi
Grazie di aver condiviso la tua testimonianza.
Personalmente non ero a conoscenza o avevo dimenticato questo avvenimento storico. Sentire che anche noi Italiani abbiamo dovuto lasciare la nostra terra, la nostra casa, e parte della nostra vita, mi fa comprendere e rispettare un po’di più le persone che si rifugiano da noi.
Marina, benvenuta nel blog di Agorà.
Ho conosciuto da ragazza alcune persone che avevano vissuto la tua triste esperienza e noi studenti eravamo a conoscenza di questi orrori proprio attraverso testimonianze dirette, come quella che tu hai scritto ora. Una tragedia coperta da un’ingiustificabile cortina di silenzio, come ha detto oggi il Presidente della Repubblica.
Grazie Giancarla buona giornata
Ero a conoscenza dell’orrore delle foibe e delle atrocità che nostri connazionali hanno subito, solo per la colpa di essere italiani e non fascisti. I tedeschi ammazzavano la gente con un colpo di arma da fuoco, i partigiani titini invece legavano le persone uccidendo il primo della fila che si trovava sul ciglio della foiba trascinando così tutto il gruppo. Non dimentichiamo che il nostro presidente Pertini si inginocchiò davanti alla salma di Tito. Non aggiungo commenti
Grazie Dino è proprio così l’importante è non dimenticare.
Je suis émue .