PENSIERI DOPO IL NATALE
A quest’ora del giorno
guardo attorno
la confusionata stanza
che ben conosco.
Nervosamente prendo un foglio
scribacchiato un lato
e traccio altre lettere
un po’ a casaccio.
Le metterò allineate poi
quando sarò placato.
Intanto curiosi fiocchi di neve
sembrano bussare alla finestra
per ricordarmi con pena
altre vite al gelo sofferenti
morire senza lamenti.
Ignavi cristiani mirano lontano
con solo pensieri gaudenti,
per non vedere oltre la porta,
questa umanità
di poveri perdenti.
Ceronte
(dicembre 2012)
Com’è vero carissimo, siamo più orientati a vedere per prossimo chi è lontano, vuoi per distanza o altro e non “vediamo” la sofferenza, la solitudine, il dolore di chi ci attornia.
Il chiasso delle festività non penetra nella profondità di certi cuori stanchi e affaticati.
Ogni giorno però ci si abbevera di piccoli sorsi ristoratori che ci permettono di proseguire il cammino della vita, non da perdenti ma da chi ha subito perdite…
E questo è faticoso!!
Volevo solo aggiungere per chiarire meglio,che le perdite subite non sono sconfitte della vita, ma il suo difficile percorso..
Proprio perché abbiamo questa consapevolezza l’augurio per il nuovo anno sarà l’impegno di renderci attori protagonisti nel donare attenzioni ed affetto a 360°.
Commento dopo il Capodanno.
Grazie Rino e Cecilia!
In questo periodo di feste in cui siamo sommersi da affermazioni un pò retoriche e scontate, non fa male guardare appena fuori dalla porta di casa per guardare la reltà …. con ‘occhi che vedono’