Ieri ho sentito velocemente una notizia dal telegiornale che ha catturato la mia attenzione.
La mia curiosità mi ha portato a fare una ricerca su internet. Ed ecco quello che ho trovato.

Da: http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2018/11/07/lo-stress-e-unepidemia-oggi-la-giornata-mondiale

Lo stress è un’epidemia, in Italia ne soffrono nove persone su dieci, negli Stati Uniti il 40% della popolazione ammette di sentirsi più stressato dell’anno precedente. Secondo l’Oms è questo il male del secolo. In occasione della “Giornata per la consapevolezza dello stress” del 7 novembre gli esperti ne parlano e danno consigli per affrontare questo grave disagio.
Il disturbo può presentarsi con spossatezza, depressione, mal di testa, attacchi di panico, ansia, insonnia, variazioni di peso, caduta dei capelli, tic. E colpisce con i suoi sintomi sia nella vita privata che nel lavoro. Secondo un recente studio di Assosalute, l’85% degli italiani nell’ultimo semestre presenta disturbi legati allo stress. Una ricerca dell’Anxiety and Depression Association of America dice che circa 40 milioni di americani, il 18% della popolazione, hanno un disturbo d’ansia.
Uno studio congiunto del Center for Emotional Intelligence e del Child Study Center dell’Università di Yale e di Lipsia, riportato dal The New York Times, ha sottolineato come un lavoratore su 5, il 20% circa del totale, sia a serio rischio (esaurimento da lavoro) che rappresenta la risposta violenta ad uno stress psico-fisico cronico e persistente. Per la Cbs addirittura il 3-4% dell’intera popolazione soffre seriamente di disturbi psichici legati allo stress.
“Sono le condizioni di lavoro in cui viviamo che favoriscono conflittualità e ansia, sintomi che si manifestano attraverso disturbi come la mancanza di respiro, irritabilità che si dimostra in scoppi momentanei di rabbia seguita spesso da sensi di colpa rispetto ai propri comportamenti e fissità di pensiero rispetto a situazioni e persone”, spiega Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia. E aggiunge: “Una delle ragioni più grandi di stress e conflitto è l’errore: vero o presunto, i comportamenti sbagliati, personali o di un altro, sono alla radice di moltissimi stress”.
Ma ecco come, secondo gli esperti, piccole azioni possono aiutare ad affrontare il disturbo. Evitare gli stressati: una ricerca condotta dal Max Planck Institut e dal Politecnico di Dresda ha rilevato che stare in contatto con persone stressate produce un aumento dei livelli di cortisolo nel sangue anche del 26%. Un livello che può salire fino al 40% se si tratta di conoscenti o familiari.

Che dire? Confrontando la mia vita semplice di mamma e donna di casa, affaccendata senza dubbio con tre figli (parecchio vicini di età che seguivo senza mandarli all’asilo) e mio marito seguiva il suo lavoro, con le donne e gli uomini di oggi vedo un abisso.
La loro giornata è cronometrata, sempre di corsa, senza un attimo di respiro.
Nel giro di una quarantina di anni la vita è totalmente cambiata. Il progresso ci ha portati a una serie di necessità che anteponiamo a quello che è l’essenza della vita. Io stessa se dimentico a casa il cellulare mi sento persa.
Vediamo calare sempre più le nascite, sono rari i matrimoni che tengono, molti anziani vengono abbandonati a se stessi o si affollano nelle case di riposo dove, anche nelle migliori, li si vede in carrozzina con un’espressione amorfa, non ho mai visto in quei volti un sorriso.
La vita condominiale, per la maggiore è a porte chiuse o addirittura con liti e insofferenza.
Cosa ci riserva il TG? Morti di bambini perché dimenticati in macchina, uxoricidi sempre più frequenti, persone stressate che con le armi fanno stragi ecc.
Mi viene spontaneo chiedermi senza voler fare della retorica: “Non ci costa forse troppo tutto (l’agio) che ora abbiamo?”