L’URAGANO
Come musica di tromba
arriva da lontano
ma non è allegro
e senza fretta avanza.
Scuro e sconvolto il cielo
diventa spaventoso rombo
l’iniziale piacevole canto.
Sembra lo scoppio di cannonate
il rimbombante tuono
sulla tranquilla atmosfera
e l’indifesa natura.
La dolce brezza del mattino
diventa tromba d’aria.
Tutto travolge e guasta,
uomini e cose
come teneri virgulti
una valanga d’acqua.
Spaventoso e sconvolto
il mondo dopo il suo passaggio.
Sembra un castigo
questo terribile diluvio
che colpisce l’ateo e il credente.
Ma perché?
mi domando come vivente.
Ceronte
(Luglio 2019)
Hai ragione perché?
Forse perché per le nostre comodità e per la nostra avarizia abbiamo distrutto nostra madre terrà. Perché continuiamo a distruggerla?
Caro Ceronte,
nonostante ci conosciamo, oramai, da un po’ di anni e ti legga, come sai, sempre e volentieri, riesci ancora a sorprendermi!
In questo caso hai preso spunto dall’attualità, descrivendola molto bene e ponendo dei quesiti profondi che coinvolgono al scienza, l’etica e la fede.
P.s.:
caro Rino, forse hai dei problemi fisici, ma il tuo cervello è lucido e ragiona meglio di molte persone più giovani di te.
Carissimi amici,
grazie per i vostri intelligenti commenti. Avete interpretato in due modi il mio pensiero. Impossibile dare un giudizio perché davanti a certi cataclismi si resta sconvolti ed è facile far entrare dei dubbi nelle nostre conoscenze ormai radicate per istruzione o per abitudine.
Ecco il mio pensiero che resta ancora senza risposta.
Carissimo Rino ,ho letto questi tuoi pensieri meravigliosi e profondi che ancora ci doni,grazie! Mi piacerebbe tanto rivederti e salutarti personalmente, con affetto Milvia
Cara Milvia, che bello sentirti, per due motivi: Primo perchè ti ricordi ancora della nostra bella amicizia tra i libri della biblioteca. Secondo per quel bel rapporto di
collaborazione che faceva passare velocemente quelle poche ore di chiacchiere e simpatia.
Stò aspettando ancora un po di riprendermi e poi in qualche modo vedrai che arrivo!!!!! Giancarla mi ha offerto gentilmente il trasporto in macchina. Bello no!
Un affettuoso abbraccio di ringraziamento per aver apprezzato le mie “robette” che posso definire impressioni sulle cose della vita. Ciao Rino