Il clou delle feste è passato e bisogna finire i compiti !!
The superstition of the Black Cat
The origins of the black cat superstition dating back to the Middle Ages. Apparently the most credible hypothesis are two, one goes back to the times when there was no lighting at night , and as cats blacks were not seen at night , when they crossed the street and frighten the horses were restive causing fatal accidents .
The other hypothesis has to do with the pirates , who were used to bring on board their ships cats blacks , barely visible in the dark , and apparently more adept at hunting mice from their holds. When pirates landed in ports to plunder the city , cats descended from ships wandering the streets .. then see them around was an omen of great misfortune .
The color black has always relied on in connection with a diabolical dimension . In our collective imagination remember the black cat as the servant of sorcerers and witches of the country , and the animal in which they were transformed to accomplish evil . Also just black is the color of mourning and death for excellence ! It is to put together all these similarities that comes the belief that the cat “black” is the bearer of doom .
Much more sympathetic English version .. in England the black cat brings good luck ! In fact, if you cross the road means that the troubles have passed without touching you , if you enter the house in the early morning it will be a wonderful day and if there’s a girl ” husband ” will soon find your soul mate !
The only exception were the cats Veneto in Italy: protected by the Republic of Venice as debellavano mice, the churches in the territory of the Serenissima spread (to stop the extermination) the belief of “Gat de la Madona” (Cats of Our Lady), who carried on a front em. It was said that these cats were descendants of one that had the Virgin in Nazareth and beat them wore woes
In addition to the Veneto, were also protected cats on board, always welcome. English navy in the figure of the cat on board was institutionalized and every ship was carrying at least one cat as a mascot.
Per chi non frequenta i corsi di inglese (ed anche per chi li frequenta …….), questa è la versione in italiano.
La superstizione del gatto nero.
Le origini della superstizione del gatto nero risalgono al Medioevo. A quanto pare le ipotesi più accreditate sono due, una risale ai tempi in cui l’illuminazione notturna non esisteva, e visto che i gatti neri di notte non si vedevano, quando attraversavano la strada, facevano imbizzarrire e spaventare i cavalli provocando incidenti funesti.
L’altra ipotesi ha a che fare con i pirati, i quali erano soliti portare a bordo delle loro navi i gatti neri, poco visibili al buio, e a quanto pare più abili nel cacciare i topi dalle loro stive. Quando i pirati approdavano nei porti per saccheggiare le città, i gatti scendevano dalle navi aggirandosi tra le strade.. quindi vederli in giro era presagio di grande sventura.
Il colore nero è da sempre messo in relazione con una dimensione diabolica. Nel nostro immaginario collettivo ricordiamo il gatto nero come il servitore di fattucchiere di paese e di streghe, e l’animale in cui esse si trasformavano per compiere malefici. Inoltre proprio il nero è il colore del lutto e della morte per eccellenza! È da tutte queste assonanze messe insieme che nasce la credenza che il gatto “nero” sia portatore di sventura.
Molto più simpatica la versione inglese.. in Inghilterra il gatto nero porta fortuna! Anzi, se ti attraversa la strada significa che i guai sono passati senza sfiorarti, se entra in casa di primo mattino sarà una splendida giornata e se c’è una ragazza “da marito” presto troverà l’anima gemella!
Paolo
Caro Paolo, sono appena tornata dalla montagna dove ho potuto usare poco il computer per difficoltà di collegamento. Ti ringrazio quindi per aver tenuto vivo il blog, ma soprattutto per aver eseguito tutti i compiti che ti avevo assegnato.
Ora abbiamo le idee più chiare rispetto alle superstizioni che il testo inglese ci aveva proposto.
Certo che se di primo mattino apro la porta e mi ritrovo lo sguardo del gatto qui sopra, non gli faccio certamente un sorriso all’inglese…!