L’Ing. Adriano Marin ha cominciato a lavorare nel garage. Oggi la sua scoperta è un brevetto mondiale. <<l’invenzione potrebbe essere utilizzata per le bonifiche a Fukushima< A vederla da vicino nessuno direbbe che questa è l’invenzione del secolo. Sembra un grosso scaldabagno circondato da tubi di acciaio, e invece è la prima macchina al mondo capace di trasformare liquami radioattivi e rifiuti di ogni tipo in acqua purissima, senza utilizzare nessun filtro e con una bassissima produzione di scorie. Una scoperta tutta italiana, creata dall’ingegnere ADRIANO MARIN che, con il prof.Massimo Oddone, chimico dell’Università di Padova e un’equipe di 10 ingegneri, sta completando la prima sperimentazione su vasta scala nel sito nucleare di Saluggia (VC). Tutto iniziò un giorno del 2005. Marin stava armeggiando nel garage di casa con la “pentolaccia”, una macchina inventata da lui,semplice, economica e facilmente trasportabile, con cui voleva realizzare il sogno di rendere potabile l’acqua nei Paesi del Terzo Mondo. Le prove del “vaporizzatore”, originariamente simile a una lavatrice, avevano dato buoni risultati. Ma all’improvviso accadde un imprevisto. Manovrando qualcosa, dalla macchina iniziò a uscire acqua purissima, con parametri infinitamente migliori di quelli che si attendevano. e ogni volta il risultato era stupefacente; acqua così pura che anche le misurazioni diventavano difficili.
Adriano Marin, 51 anni,ingegnere elettronico ,per lungo tempo dirigente del gruppo Riello e poi fondatore dell’impresa di consulenze Cross Technology, avrebbe potuto dire di aver fatto un’invenzione clamorosa dopo anni di studi. Invece ammette con sincerità:<La scoperta fu un fatto del tutto casuale, e ci mettemmo due anni per capire quale principio fisico portava a quel risultato>. Il sistema, chiamato Wow è stato perfezionato e testato a lungo dai laboratori Arpav di Padova, dal Cnr, dall’Università di Pavia e dal Laboratorio per l’energia nucleare applicata, ottenendo tutte le attestazioni necessarie. E oggi è un brevetto mondiale.Un’invenzione da Nobel, tutta italiana, sostenuta anche da un gruppo di lungimiranti finanziatori e resa possibile da un team affiatato che condivide lo spirito del progetto, realizzare qualcosa di utile alla società. Ora Wow è in cerca, per ognuna delle applicazioni, di vari partner, possibilmente italiani, che mettano il prodotto sul mercato. Qualcuno che concordi selle finalità e che non cerchi invece di tenere l’invenzione nel cassetto. Perchè il rischio è proprio quello: gli enormi interessi (leciti e no ) che ruotano intorno allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi potrebbero ostacolare la diffusione del “separatore di molecole a unico stadio” che ha enormi potenzialità. Non per niente l’ingegnere padovano è stato chiamato a Tokyo per illustrare il funzionamento della macchina. AFukushima il trattamento delle acque radioattive produce ogni mese una quantità di fanghi che occupa l’area di un campo di calcio. Con Wow – spiega Marin- tale volume potrebbe essere ridotto a quello di una lavatrice. Ma le applicazioni sono infinite; e il sogno di un Pianeta più pulito potrebbe realizzarsi.
LETTO SU ” ZEUS NEWS” Ritenevo mio dovere evidenziare questo articolo di STAMPA sopratutto per l’importanza mondiale della scoperta e sono certo che non tutto è perduto e che la parte migliore di tutti prevarrà sul maligno. Fra.pacca
Ho letto anch’io di questa ‘pentolaccia’, non mi ricordo più dove.
Vediamo se avrà un seguito ed un’applicazione su vasta scala, oppure verrà abbandonata per problemi pratici o magari per resistenze da parte degli attuali ‘poteri forti’.
Paolo
Sapevo di questa invenzione da qualche anno, quando Adriano ne parlava quasi scherzosamente al matrimonio di un mio nipote. Come sempre sottovalutiamo i geni che abbiamo in famiglia. Qui si parla addirittura di premio Nobel. E’ meglio che mi dia da fare per avere Adriano qui in Agora’ per parlarci della sua pentolaccia, prima che la sua fama me lo faccia diventare irraggiungibile…
Con questa scoperta si realizza il sogno tanto “agognato” dall’umanità.
L’augurio che faccio all’Ing. Adriano Marin di non trovare intralci nel portare avanti la sua incredibile scoperta.
Leggendo l’ultimo articolo riguardo la “radioattività”e cioè la scoperta che rende pura l’acqua mi sono ricordata dell’articolo letto un anno fa dal titolo: “LA PENTOLACCIA CHE RENDE PURA L ACQUA RADIOATTIVA”