LA PASSEGGIATA
Piovigginava a quell’ora
e non mi importava
che il freddo e l’acqua
passassero dal panno
scolorito e liso
al corpo debilitato e fiacco.
Era davanti a me stesa
e sembrava attendere
quel brivido,
violento e piacevole,
chiamato amore.
Lentamente mi avvicino
a quel corpo inerte.
Gli stampo
sulla bocca viola
un caldo violento bacio
primo e ultimo
di una sofferta attesa.
Schiacciata nell’anima
questa immagine morente,
riprendo il cammino
dondolando il capo mestamente.
Le mani congiunte dietro il corpo,
passeggiando con cupi pensieri,
per un triste viale
di calpestate foglie cadute,
rivedo il suo vivo brillante
sorriso,
ormai spento per sempre.
Ceronte
( Novembre 2013)
Poesia in tema con il 2 novembre, anche se ….. un po ‘macabra’
Paolo