PRIMAVERA 2010Nella vita di tutti i giorni, anche se non ce ne rendiamo conto, operiamo continuamente delle scelte più o meno importanti. Secondo Freud tali scelte sono condizionate da una parte inconscia dentro l’Io, una componente della struttura della personalità di cui non abbiamo consapevolezza .  Anche se noi scegliamo un’azione e la vogliamo con tutte le nostre forze, tuttavia l’inconscio entra nei nostri progetti e desideri fino a renderne impossibile la realizzazione oppure  li realizza in modo diverso da come avremmo voluto. Ecco il divario tra  l’essere e il voler essere. Importanti sono le conseguenze sul piano pratico, perchè di fatto nella realizzazione di sè ci si scontra sempre con limiti e blocchi che noi stessi poniamo alla realizzazione delle nostre scelte. Quindi la libertà di scelta è un’illusione, secondo Freud che non elabora queste considerazioni sulla base di una teoria, ma le svela attraverso le piccole cose, quei fatti che riempiono la quotidianità. I gesti mancati, gli automatismi comportamentali, i lapsus, le amnesie. L’inconscio si intromette infatti, per impedire di compiere gesti o azioni che potrebbero portare nuovamente ad azioni dolorose.  Al contrario talvolta l’inconscio  inserisce la propria forza,  legata ad una memoria inconsapevole, conducendoci ad azioni che sostituiscono quelle programmate.  Se così stanno le cose, ne derivano importanti conseguenze.   Innanzitutto noi non possiamo che ripetere gli stessi comportamenti, quindi gli stessi errori.  In secondo luogo ci si può chiedere se siamo sempre responsabili delle nostre azioni.

 

Corriere della Sera Venerdì 13 Maggio 2011