Il 21 novembre è la ricorrenza della Madonna della Salute, ricorrenza molto sentita a Venezia.
La festa della Madonna della Salute è una festa religiosa istituita dalla Repubblica Veneta nel 1630 e osservata solennemente in tutto il territorio della Serenissima fino alla sua caduta. Ha luogo il 21 novembre e ancor oggi si celebra spontaneamente nella città di Venezia e in moltissime città e paesi dell’antica Repubblica, nell’Italia, in Istria e in Dalmazia. La Serenissima infatti, per permettere alle popolazioni distanti dalla Capitale di osservare la Festa, favorì la costruzione in tutta la Repubblica di santuari dedicati alla Madonna della Salute, che sono a tutt’oggi numerosissimi, anche in piccoli paesi, e molti di questi santuari sono ancor oggi, come a Venezia, meta di pellegrinaggi il 21 novembre. A Venezia il pellegrinaggio ha come meta la basilica di Santa Maria della Salute. Durante tutta la giornata, nella basilica, tenuta aperta senza interruzione, vengono celebrate in continuazione messe e rosari, con un afflusso continuo di fedeli. Per facilitare il pellegrinaggio, viene eretto sul Canal Grande un ponte provvisorio in legno di barche che collega la calle Lanza con Santa Maria del Giglio. Nella città di Venezia il 21 novembre è ancor oggi giorno festivo anche agli effetti civili, grazie ad una fortuita coincidenza: il giorno del Santo Patrono di Venezia, San Marco, cade il 25 aprile, in cui la Repubblica Italiana celebra la Liberazione. In questi casi la legge consente che il Comune scelga un altro giorno per usufruire della festività patronale, e il Comune di Venezia ha scelto il giorno della Madonna della Salute.
La Madonna della Salute è la ricorrenza religiosa più sentita a Venezia, molto di più anche della Festa del Redentore che commemora un evento simile del secolo precedente, ma che è molto più ‘laica’, probabilmente dovuto anche al fatto che capita nel pieno dell’estate.
Al pellegrinaggio, naturalmente, attraverso il ponte votivo partecipa praticamente tutta la cittadinanza ed anche molte persone che vengono apposta dalla terraferma. Quando ero ragazzo, in un’altra epoca storica, ‘vox populi’ diceva che alla Madonna della Salute andavano anche i ‘comunisti’, dove con questo termine non si intendevano non solo chi aveva simpatie per il PCI o per l’URSS, ma anche i senzadio e i bestemmiatori, tanto di fronte alla salute le si provano tutte.
Nelle ore di punte, quelle serali, la folla è tale che nelle calli attorno alla Basilica vengono istituiti dei sensi unici, ovviamente, pedonali, e, non so se lo fanno ancora, ma quand’ero ragazzo, per uscire dalla Basilica si passava attraverso il Seminario Vescovile che contiguo alla chiesa.
Come in tutte le feste popolare anche in tale occasione ci sono le bancarelle, non solo nel campo (a Venezia non esistono piazze a parte S.Marco) antistante la Basilica ma in ogni slargo (campiello) attorno la stessa, che vendono oltre alle solite cose sacre (ceri, candele, rosari ecc.), anche se solite cose che compaiono nelle sagre come zucchero filato, croccantini, frittelle, palloncini e così via a prezzi …… non proprio popolari.
A mio avviso, però, il momento migliore per andarci è alla mattina presto, magari verso l’alba (tanto siamo in autunno per cui il sole sorge tardi) in cui c’è poca gente, in genere quelli che vanno a lavorare o che tornano ed hanno poco tempo, per cui non si fermano a lungo e si può stare in raccoglimento in pace e magari ammirare la chiesa che molto bella anche all’interno.
Paolo
Bello Paolo, istruttivo culturale e storico, scritto con dovizia di particolari che danno senso e motivo di attenzione anche guardando le immagini che hai inserito.
Quante cose non sapevo e s’imparano attraverso i nostri bloggers! Ho visitato la Chiesa ma non ho mai partecipato alla festa del 21 novembre. Le tue foto sono self-explanatory, come direbbero gli inglesi. Peccato che oggi piova e quindi sarà un po’ rovinato l’evento, ma i veneziani sanno vivere sopra e sotto l’acqua!
Anche se non scrivo per questo, devo ammettere che fa piacere ricevere i complimenti, venati anche da un po di humor, da persone qualificate e che stimo.
Sono questi apprezzamenti che mi stimolano a continuare a scrivere sul blog perché altrimenti ……
Oggi guardando la televisione, mi è tonato in mente
quando, con tanto dolore per un mio caro, ho partecipato a questa iniziativa (sottolineo che sono stata accompagnata nell’esperienza e aiutata a venirne fuori) e proprio il 21 novembre anche se con la preoccupazione nel cuore ho potuto ammirare la Grande Preparazione per questo grande Evento.
Grazie Paolo di avermelo fatto rivivere con il suo più profondo significato.
Vedendo questi pochi commenti vi viene da dire che il nostro Blog, confrontandolo con il mondo di Facebook che tutti i nostri soci scrivono e commentano, personalmente lo considero intimo nella famiglia dei Soci di Agorà. Sarebbe molto bello che si arricchisse anche di soli commenti