LA CONTESSA FELICE

 

2-1 castelloC’era una volta un villaggio posto in cima ad un piccolo monte dal quale da una parte si dominava una bella valle molto verde dove serpeggiava un fiume azzurro, dall’altra parte una distesa di colline con verdi pascoli e foreste molto fitte. Questo villaggio era al centro di una Contea. Le case erano bianche e pulite con i gerani alle finestre, la piccola piazza con una bella chiesa ed il Castello dove abitava il Conte Alberto con la sua famiglia. Il Conte Alberto era molto amato dai suoi sudditi in quanto governava con giustizia e gentilezza. In occasione delle nozze con la bellissima Contessina Helena, tutti gli abitanti della contea furono invitati. La festa durò una settimana con banchetti balli e molta allegria. Tornati alle loro normali occupazioni gli abitanti si accorsero di vivere in un meraviglioso paese dove non c’era solo la bellezza del paesaggio ma vi era anche una grande serenità e pace. Lavoravano e vivevano sempre con un sorriso e la gioia nel cuore. Tutti quelli che visitavano il villaggio sentivano questa gioia e ne parlavano come paese della gioia. Ora il villaggio si chiama “Gioia” e nessuno ricorda più il suo antico nome.

Dopo poco tempo dal Castello giunse in tutta la Contea la grande notizia: era nata Eva. La Contessina Eva col passare del tempo divenne una bellissima ragazza sempre molto gentile e tutti la salutavano con molta simpatia. Essa amava fare lunghe passeggiate soprattutto nella foresta vicina al villaggio e quando era contenta cantava con la sua bella voce, perfino gli uccelli la ascoltavano in silenzio. Gli Elfi e i Gnomi erano i padroni del bosco e della miniera, di solito erano invisibili per tutti ma colpiti da quella bella voce si fecero vedere e diventarono amici. Fino a quel giorno solo un boscaiolo era in contatto con loro. Il boscaiolo si chiamava Andrea ed era un bel ragazzo alto, molto robusto e gentile, conosceva i Gnomi e gli Elfi per il suo lavoro. Gli Elfi gli indicavano gli alberi da abbattere in modo da evitare quelli magici, mentre gli Gnomi procuravano agli abitanti il ferro per i vari attrezzi di lavoro e i diamanti per la corona della Contessina. Un bel giorno Eva, aveva appena compiuto diciotto anni, andò come di solito a fare una passeggiata nella foresta per salutare i suoi amici. Ad un certo punto vide un giovane che stava abbattendo un albero e indignata gli chiese “Cosa stai facendo, non sai che gli alberi sono di proprietà degli Elfi?” Il ragazzo rimase colpito dalla bellezza di quella sconosciuta, si tolse il cappello e rispose gentilmente “Mi chiamo Andrea faccio il boscaiolo e ho il permesso degli Elfi di abbattere quest’albero”. La ragazza, incredula, gli chiese “Come può essere che gli Elfi che sono i custodi della foresta ti permettono di tagliare un albero?”. Andrea fini il suo lavoro poi si sedette e raccontò alla ragazza i suoi rapporti con i Signori della foresta, precisando che essi non sono malvagi e conoscendo i bisogni delle persone permettevano di tagliare il legname per le loro necessità. La Contessina non si fece riconoscere, salutò Andrea e ritornò al Castello.Per la prima volta aveva incontrato un bel ragazzo sensibile e onesto ed aveva il cuore pieno di felicità: era innamorata! Anche Andrea mentre tornava al villaggio tirando il carretto con il legname non riusciva a dimenticare la bellezza e la grazia di quella che credeva una giovane contadina. In seguito si incontrarono più volte e seduti su qualche tronco si raccontavano molte cose teneramente abbracciati sotto lo sguardo allegro degli Elfi. Questi incontri dovevano restare segreti perché non era possibile che un boscaiolo potesse sposare una contessa che per tradizione doveva sposare un giovane conte.

La Contessina era molto nota per la sua bellezza in tutta la regione perciò dopo la festa per il suo ventesimo compleanno molti pretendenti arrivarono da diverse Contee per chiederla in sposa. Erano giovani nobili e ricchi ma per la Contessina nessuno andava bene. Uno era troppo grasso, un’ altro troppo alto, poi c’era quello troppo povero, dovettero tornare ai loro castelli soli e tristi senza capire.  Un giorno si presentò al Castello Oleg un giovane Conte che chiese di sposare la Contessina Eva. A questo punto Eva raccontò ai suoi Genitori che era innamorata di un boscaiolo e che avrebbe sposato solo lui. Il Conte Alberto rimase male per quella notizia ma la Contessa Helena comprese che la felicità della figlia era la cosa più importante. Il Conte Oleg fu congedato perché la Contessina era già impegnata.  Il Conte Oleg era una persona prepotente e malvagia, non accettò il rifiuto e giurò che avrebbe sposato la Contessina Eva anche a costo di uccidere il fidanzato della giovane. Quando i due giovani seppero delle intenzioni di Oleg, fuggirono nella foresta dai loro amici Elfi e Gnomi raccontando loro la triste storia. I Signori della foresta sapevano della cattiveria del Conte che torturava gli abitanti del villaggio per ritrovare i due fidanzati. Sapevano anche che il Conte era aiutato da una brutta strega che tutti chiamavano la2-5 strega stracciata b

Strega Rossa in quanto aveva sempre un vestito rosso sporco e stracciato. Si riunì il Consiglio degli Anziani per decidere di proteggere i giovani e mettere fine alle torture fatte agli abitanti di Gioia. Fecero entrare nel cerchio magico, formato da possenti querce, la Contessina Eva e Andrea che diventarono invisibili. Intanto Oleg sempre più arrabbiato ordinò alla Strega Rossa di cercare i fuggitivi nella foresta. La strega prese la sua scopa magica e cominciò a volare sopra i grandi alberi convinta che dall’alto li avrebbe sicuramente visti ma non vide altro che qualche scoiattolo mentre i cervi, i caprioli ed altri animali, uccelli compresi, si erano nascosti. Alla strega sembrava strano che la foresta fosse cosi silenziosa ma subito vide una piccola verde radura circondata da bellissimi alberi con molti fiori con al centro qualcosa che luccicava. Si avvicinò e si accorse che si trattava di un grosso diamante; pensò che l’avevano perso i Gnomi quindi scese da cavallo della scopa per prenderlo. Come lo toccò il magico diamante mandò una forte luce che tolse alla Strega Rossa ogni magia ed in quel momento i rami delle belle piante i cui fiori nascondevano delle grossa spine, cominciarono a crescere intrecciandosi in modo da formare una gabbia senza vie d’uscita. La Strega era caduta nella trappola che i Signori della foresta avevano preparato per lei. Aveva perso tutti i poteri magici così tentò di fuggire da quella prigione cercando disperatamente di passare attraverso l’intreccio di rami, ma le spine le strapparono il vestito rosso e cadde a terra tutta sanguinante. Si presentò allora un Elfo e lei piangendo disperatamente chiese ad alta voce scusa per quanto era stata cattiva e giurò che mai più avrebbe fatto stregonerie. L’Elfo ordinò allora ad una pianta che aveva grandi foglie di farle un vestito verde trasformandola in una contadina. Le piante magiche aprirono la gabbia e lei fuggì per non tornare mai più in quella Contea.Quando gli abitanti di Gioia seppero della fine della Strega Rossa capirono che il Conte Oleg non poteva più far male a nessuno senza i poteri magici della Strega e si armarono di bastoni e forche. Intanto Oleg che si trovava al Castello terrorizzava tutti dicendo che non sarebbe andato via senza aver preso in moglie la Contessina, convinto che la magia della Strega Rossa l’avrebbe trovata. Il giorno dopo bussarono alla porta del Castello, il Conte volle aprire lui il portone gridando a tutti che finalmente avrebbe realizzato il suo malvagio sogno. Aperta la porta al posto della Contessina si trovò davanti i contadini che lo circondarono e gli diedero tante. bastonate da farlo cadere svenuto e sanguinante. Apparve in quel momento la Contessina Eva al braccio di Andrea, ordinò di smettere, farlo rinvenire e legarlo a una sedia. La Contessina Eva spiegò che nella Contea di Gioia i prepotenti e i malvagi venivano condannati a morte, ma questa volta la condanna sarà eseguita solo se il Conte ritornava nella contea. Oleg fu messo su un cavallo e accompagnato alla frontiera.

Alle nozze di Eva e Andrea fu invitata molta gente della Contea ed era presente anche il Principe Osvaldo III che portò in regalo una piccola Contea per Il boscaiolo Andrea che fu Conte il giorno stesso. Fu una grande festa e tra gli invitati cerano molti personaggi importanti, tra questi anche i Gnomi e gli Elfi che naturalmente solo gli Sposi vedevano. Per la Contessina Eva, ora Contessa, ed il Conte Andrea si era realizzato il sogno della loro vita che fu lunga e felice.