Non t’avevo vista mai
limpida e luminosa tanto,
come quel dì
che davanti un mondo infame,
ti avviavi
al bancone del giudice servile,
solo coperta dell’innocenza,
che la castità
di una vita,
potevi portare a testa alta,
indifferente agli sguardi viscidi
di vogliosi mezzani.
Una sola la tua colpa.
Credere in un Dio eterno
sopra ogni potenza terrena.
Un genocidio ti condannava,
la tua fede
in Cielo ti portava.
Ceronte