Cari soci ieri si è svolto, presso la Residenza Santa Chiara, il primo di una serie di incontri, promossi e patrocinati dall’ O.I.C., tra un gruppo si soci ed alcuni ospiti della residenza.
Qualche problema logistico si è presentato, in quanto il locale messo a disposizione è risultato un pò limitato, la partecipazione degli ospiti, forse, più numerosi del previsto e gran parte degli ospiti del Santa Chiara sono venuti con i loro deambulatori o in carrozzina.
A parte questo aspetto, che si sta già affrontando, a mio avviso, è stata un’esperienza molto positiva e che ha avuto anche un discreto riscontro tra gli ospiti che era la motivazione di base di questa iniziativa.
Si è trattato di un incontro preliminare giusto per conoscerci e farci conoscere, in cui i presenti si sono presentati.
Vorrei portare a cosnoscenza di chi ci legge di un episidio che mi ha colpito in modo particolare.
Durante il giro di presentazione ha preso la parola una signora, di cui purtroppo non mi ricordo il nome (io ho una pessima memoria, contariamente a quella della persona di cui sto scrivendo), una signora piuttosto in gamba che è arrivata con il suo deambulatore e che ha in bel timbro di voce, ebbene la signora si ricordava di quando era bambina e dava le fette di polenta ai soldati in italiani in ritirata solo che ………… era la ritirata di Caporetto !!!!
La signora è nata nel 1912 e si ricorda tutto della sua vita da quando aveva …. 5 anni !
Penso che potrà essere un personaggio centrale dei futuri incontri dall’alto della sua lunga esperienza di vita.
Un cordiale saluto a tutti.
RIngrazio tutti i soci di Agorà che hanno partecipato a questo primo incontro, che ci vedrà impegnati nella nostra relazione con gli ospiti del Santa Chiara fino a tutto maggio, per poi riprendere in settembre. Partiremo noi nel trattare gli argomenti predisposti mensilmente, ma daremo con grande gioia spazio agli ospiti che vorranno essere protagonisti durante questi incontri. Qualcuno si è già proposto…. ed è questo che noi vogliamo.
Nessuno dei nostri nuovi amici ha rinunciato a raccontare qualcosa. Significa che c’è voglia di esprimersi, di dialogare, di confrontarsi, di apprendere e di insegnare. Farà bene a loro e a noi.
Salve,
Anche per me quello di giovedì è stato un pomeriggio più che positivo. Gli Ospiti sono stati numerosi e tutti partecipi.
Solo un paio di precisazioni a mio avviso importanti.
La Fondazione OIC non promuove né patrocina, ma semplicemente offre alle varie componenti che si trovano in “Civitas vitae” come Agorà e ai propri dipendenti opportunità di lavoro ma più ancora di crescita personale e di gruppo. Agorà e tutte le altre entità – almeno per come la vedo io – sono parti di un tutto, un pezzo del mosaico, o se preferite un ingrediente di una ricetta, un mattone di una grande casa e di una grande famiglia che concorre, assieme a tutti gli altri soggetti che ivi operano ed agiscono, a migliorare il ben-essere e il bell-essere di tutti, Ospiti delle strutture, lavoratori, volontari…
Seconda precisazione: giovedì è stata la prima volta per tutti, sicuramente ci saranno aspetti che dovranno essere man mano rivisti, come è sempre in questi casi: così se nel prosieguo ci dovesse essere la necessità di reperire spazi più ampi, ci attiveremo e – questo sì – in collaborazione con l’Istituzione OIC provvederemo di conseguenza, ma per il momento, stiamo a vedere come si metteranno le cose nei successivi incontri.
Che bello sentire che questa nuova avventura di Agorà è partita con una una partecipazione sentita ed entusiasta!
Purtroppo il giorno per me è molto infelice perché occupato da impegni precedenti, ma questo “salotto” lo reputo una grande ricchezza per tutti.
Di “nonni”-ospiti credo di avere una certa dimestichezza e conoscenza, data la ventennale collaborazione lavorativa,ma ho a cuore soprattutto un affettuoso suggerimento che mi sembra largamente condiviso: il primato dell’ascolto.
E se ci fosse qualcuno che decidesse di andare a ruota libera senza attenersi all’argomento prescelto, cogliete cari amici l’occasione per sorridere , sorridere, sorridere con affetto.
L’amicizia e la simpatia saranno sicure.
Un abbraccio e un grazie.