SEI VECCHIO QUANDO

“Saper invecchiare è il capolavoro della saggezza, è una delle cose più difficili nell’arte difficilissima della vita”. Amiel Frederic – filosofo 1847                                SEI VECCHIO QUANDO Sei vecchio non quando hai una certa età ma quando hai certi...

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AMICISSIA

AMICISSIA Che bea paroea questa qua chissà chi ch’eà ga inventà. Più che altro el xe un sentimento tanto caro ch’el vien da drento. Me fa proprio pecà quei che no eà ga trovà no i sà cossa che i perde xe pezo che essare “al verde”. Eà xe tanto presiosa ma no te poi...

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Un Natale di 100 anni fa

E' Natale !! Festa della pace, della speranza, che viene festeggiata in tutto il mondo da credenti e non credenti, cristiani o di altre confessioni. Un episodio che conferma quanto sopra e che non conoscevo è la cosidetta 'Tregua di Natale'. Proprio 100 anni fa, nel...

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PADOVA VESTITA DI NATALE

In questo bel periodo la nostra città si è vestita a tono, e in tutte le sue vie c’è un clima natalizio straordinario, le piazze sono piene di banchi con dolcetti, cioccolate e tanti addobbi di Natale, Piazza Cavour si è trasformata in un bellissimo orto mentre Piazza...

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Auguri ai dipendenti del Santa Chiara

Auguri ai dipendenti del Santa Chiara

 Venerdì 19 alle ore 13 i dipendenti del Santa Chiara sono stati invitati in "piazzetta" per un buffet e uno scambio di auguri. Camerieri d'eccezione, come si vede dalle foto. Gli auguri sono arrivati puntualmente dal prof. Ferro che ha con l'occasione annunciato la...

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Assemblea dei soci Agorà 16 dic. 2014

Si è svolta martedì 16 dicembre l'Assemblea Ordinaria di fine anno dei soci Agorà. Una partecipazione davvero numerosa: l'Auditorium Pontello e il salone per il pranzo erano al completo. Oltre alla presenza dei soci e degli ultimi corsisti al percorso Terza Età...

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  • From Rino Forese on L'URAGANO

    Carissimi amici,
    grazie per i vostri intelligenti commenti. Avete interpretato in due modi il mio pensiero. Impossibile dare un giudizio perché davanti a certi cataclismi si resta sconvolti ed è facile far entrare dei dubbi nelle nostre conoscenze ormai radicate per istruzione o per abitudine.
    Ecco il mio pensiero che resta ancora senza risposta.

  • From paolo on L'URAGANO

    Caro Ceronte,
    nonostante ci conosciamo, oramai, da un po’ di anni e ti legga, come sai, sempre e volentieri, riesci ancora a sorprendermi!
    In questo caso hai preso spunto dall’attualità, descrivendola molto bene e ponendo dei quesiti profondi che coinvolgono al scienza, l’etica e la fede.

    P.s.:
    caro Rino, forse hai dei problemi fisici, ma il tuo cervello è lucido e ragiona meglio di molte persone più giovani di te.

  • From Elisa Antonelli on L'URAGANO

    Hai ragione perché?
    Forse perché per le nostre comodità e per la nostra avarizia abbiamo distrutto nostra madre terrà. Perché continuiamo a distruggerla?

  • From Vitaliano Spiezia on Un'esperienza positiva

    Più che “un’esperienza positiva”, mi permetto definire il racconto di Elisa una ulteriore grande lezione di vita per tutti i fortunati che non sono ridotti a vivere da clochard. Cerchiamo di farne tesoro e metterla in pratica!

  • From Giancarla Milan on una giornata in montagna.

    Anche se ritornata da poco dalla montagna, mi hai fatto venire voglia di fare un giretto ad Asiago. Tanti anni fa trascorrevo con la mia famiglia sia le vacanze di Natale che quelle estive. A dire il vero da giovane preferivo il mare ed ho cominciato ad apprezzare l’aria fresca e pura dell’altopieno solo in età matura. Cima Ekar, con il suo osservatorio, era una delle nostre mete. Ma come dimenticare la torta Ortigara della pasticceria Carli? Non c’era una volta che ritornassimo a Padova senza portarcene a casa una.
    Fa ancora caldo, io sto spendendo gli ultimi giorni al mare e davvero mi piacerebbe ritornarmene tra il verde rilassante delle nostre montagne.
    Ma c’è Agora …. e bisogna rimettersi al lavoro!
    Giancarla

  • From Elisa Antonelli on Un'esperienza positiva

    Parole vere, caro Rino. Parole che mi portano a ricordare un particolare della mia vita che mi ha fatto riflettere. Tanti e tanti anni fà. Sono andata a trovare un parente anziano e malato con mia figlia. Era Ferragosto i figli dell’infermo erano tutti fuori città, lui era solo con la moglie molto anziana. L’abbiamo trovato sporco in un modo indicibile. Che fare? non c’erano guanti usa e getta, con coraggio ci siamo tirate su le maniche e l’abbiamo lavato e cambiato e sistemato il letto….. Tornando a casa, mentre guidavo ho provato una gioia immensa e mi sono detta, ringraziando il Signore:”Ora capisco Madre Teresa!” Sono piccole esperienze che la vita ti propone, ma noi non comprendiamo mai a sufficienza.
    Un abbraccio.

  • From Rino Forese on Un'esperienza positiva

    Dolcissima Elisa,
    mi hai commosso col tuo semplice racconto con l’ultimo
    nella scala dei viventi.
    Quel vergognoso bacio alla mano da una “persona” ignorata dalla infastidita gente che cambia marciapiede
    per non avvicinarsi a questi miseri.
    Son sicuro che in te s’è accesa la fiamma dell’amore per il prossimo. Quel prossimo tuo da amare come te stesso.
    Non conta niente il mio “brava” di fronte alla gioia
    che ti ha riempito l’anima.

  • From giancarla milan on Un'esperienza positiva

    Dietro a queste persone non c’è sempre povertà. Molto spesso hanno alle spalle dei grandi dolori che li hanno portati a lasciarsi andare, rinunciando alla vita. Nessuno li ha aiutati ad uscire da una forte depressione, anche se appartenenti a qualche ricca famiglia, anzi i parenti se ne sono spesso vergognati. Ho avuto modo anch’io di conoscerne qualcuno nelle mie esperienze di volontariato. Qualcuno é stato ospitato anche nelle residenze dell’OIC. Ascoltare le loro storie ti fa capire quanto siamo fortunati quando si può contare sull’affetto di parenti od amici quando ti sembra che tutto stia crollando.
    Giancarla

    • From Elisa Antonelli on Un'esperienza positiva

      E’ proprio vero, cara Giancarla!
      Presi dalla nostra vita quotidiana, ci dimentichiamo sempre di ringraziare per tutto quello che abbiamo.
      Un abbraccio.