USCITA CULTURALE

Invitiamo i soci di Agorà a partecipare all'uscita programmata per lunedì 24 maggio. Ci recheremo a Battaglia Terme per visitare il Museo della Navigazione Fluviale e Villa Selvatico Sartori. Per entrambe le visite diamo appuntamento alla sede di Agorà, via Gemona, 8...

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Seguire sempre i tuoi sogni

Dal Sydney Morning Herald  giornale Australiano di Sydney  N.S.W. Testo originario  di    MATTHEW BENNS  16 maggio 2010 Australia, con centinaia di barche nel porto e migliaia di tifosi che costeggiano il litorale per rendere omaggio alla reginanel suo  ritorno a...

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L’ultimo volo dello shuttle Atlantis

Dal     Corriere della Sera del  14  Maggio 2010 : scritto da Giovanni Caprara DEBUTTÒ NEL 1985. PORTÒ NELLO SPAZIO IL PRIMO ASTRONAUTA ITALIANO, FRANCO MALERBA. Lo shuttle Atlantis della Nasa è partito per l'ultimo volo: come evidenzia la sua sigla (STS-132) è il...

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Onoterapia per anziani e bambini

……da Centromaderna…. Si terrà dal 10 al 15 maggio il Corso di formazione di 1° livello in attività di mediazione con l’asino (ONOTERAPIA). Come utilizzare l'asino nelle attività ludiche, didattiche, terapeutiche. L'asino come partner di mediazione nella relazione....

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PADRE LEOPOLDO

C’è una Chiesetta a Padova molto semplice e un po’ nascosta, è un luogo di grande devozione molto intimo, meta di numerosi pellegrinaggi: è la Chiesa di San Leopoldo Mandic, conosciuto da tutti come Padre Leopoldo. Nato il 12 maggio 1866 a Cattaro in Dalmazia, mori’ a...

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VANNO

mano nella mano gioiosamente ballando vanno. Uno avanti e l’altro appresso, e questo andare non è mai lo stesso. Piano piano con giovanile ardore nella corsa della vita, alternano la guida e vanno. E’ dura la salita ma non meno sarà il piano, e pure ardua la discesa,...

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  • From Elisa Antonelli on Credete nell'amicizia uomo e donna?

    Giustamente dici che l’amicizia è molo rara, infatti c’è un proverbio che dice: “Chi trova un amico trova un tesoro”
    Penso che nessuno ne abbia la formula, allora per curiosità sono andata a dare un’occhiata nel web ed ho trovato quanto segue…

    DAL WEB
    Mettere in piedi un rapporto vero è una questione di impegno… e buon senso
    Accade di frequente di ascoltare lamentele di amiche tradite, rapporti burrascosi fra soci che non riescono più nemmeno a sopportare la vista uno dell’altro o persone che dopo una vita insieme si tolgono il saluto senza riuscire a individuare cosa li abbia portati a affondare la relazione. Per coltivare una buona amicizia bisogna avere la pazienza del giardiniere, l’istinto di chi ama la verità e non esitare a mettersi in gioco.
    A volte può scattare, come l’amore, grazie a un colpo di fulmine e un feeling a pelle che si sente subito, ma attenzione: costruire e rendere duratura un’amicizia è un impegno su cui riflettere con cura, perché in fondo mette in luce con chiarezza chi siamo veramente e cosa vogliamo dal mondo.

    1 Come ti comporti con le persone amiche? Pensaci attentamente e rifletti se sei il tipo di persona che si arrabbia se l’altro non risponde immediatamente al telefono o non si mostra pronto a accompagnarti in quella cosa a cui tieni tanto oppure se appartieni, piuttosto, alla tipologia di chi a volte scompare per mesi, diventa impossibile da reperire e si trincera dietro le sue esigenze. Entrambi i comportamenti racchiudono elementi positivi e negativi: ricorda che gli amici non servono per soddisfare un bisogno. Affinché un’amicizia sia di lunga durata è necessario prendere in considerazione le necessità e il carattere dell’altro, e, al tempo stesso, saper coltivare il rapporto anche a distanza, anche nei momenti in cui uno dei due non riesce a essere disponibile per l’altro, perché i sentimenti autentici sono liberi, gratuiti e non temono la lontananza.

    2 Impara ad ascoltare – Se le persone coltivassero di più la propensione a osservare e prendere in considerazione gli altri l’ambiente intorno a noi acquisterebbe una qualità immediatamente differente. Hai mai pensato che come tu hai bisogno di essere ascoltato e capito, così anche gli altri? Fai domande, interessati, non dimenticare ciò che ti viene detto e comportati con discrezione. Oltre, naturalmente a evitare di guardare il cellulare mentre l’amico ti sta rendendo partecipe delle sue vicende: accogli il suo sguardo, non pensare a come e cosa tu faresti o diresti, ma semplicemente ascolta, con mente vuota e senza pensieri. Pochissimi danno all’altro la propria reale disponibilità e attenzione.

  • From paolo on Credete nell'amicizia uomo e donna?

    Caro Danilo, non credo che tu abbia bisogno di suggerimenti! Forse sei tu che puoi dare qualche consiglio al riguardo.

    Quanto alla domanda di Elisa, in teoria l’amicizia tra uomo e donna ci può essere personalmente non vedo nessun problema, anche se in pratica è facile che uno dei due soggetti abbia qualche . . . mira verso l’altro.
    Dipende dalle fasi della vita in cui quest’amicizia si sviluppa, se hanno entrambi famiglia o meno e quindi si hanno problematiche simili e così via.
    In ogni caso l’amicizia con la A maiuscola è rara. Io personalmente ho un paio di Amici (maschi) ancora del liceo, con cui, durante la vita, ci siamo persi e ritrovati a seconda dei vari momenti della nostra vita (università, matrimonio, lavoro, figli . . .), poi ho alcuni Cari amici, sia maschi che femmine, non molto numerosi, risalenti ai tempi della scuola, del lavoro ed anche dopo, e poi ci sono un certo numero di amici (senza aggettivo) con cui ci si ritrova in certe circostanze.

  • From danilo solda on Credete nell'amicizia uomo e donna?

    Personalmente ci credo, da quando sono presidente di Agorà ho avuto modo di conoscere molti soci sia uomini e donne in tutti ho trovato Motivi di amicizia duratura nel tempo, se devo analizzare i comportamenti tra uomini ci si capisce abbastanza bene, con le donne è un po diverso qui entra in campo la simpatia reciproca, il dialogo con qualcuna più dettagliato, ma ho capito che il mio modo di fare si presta a tante interpretazioni, molte volte non so accogliere quella giusta, ma ho capito che l’amicizia vera e molto rara, non riesco a capire perche.
    Se qualcuno o qualcuna mi da qualche suggerimento a tale proposito lo accolgo con entusiasmo

  • From Rino Forese on PENSIERI E RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO

    Caro Danillo, anche a te posso dire amico mio, perché se nasce questo sentimento non c’è bisogno di tante parole, si sente così, per natura.
    Ho cercato di dare l’idea della mia originale creazione di famiglia.
    Inutile entrare nei particolari, sarebbe lungo e noioso. Posso solo dire che ci vogliamo bene, con me e tra loro. Potrei anche dire che ci amiamo ma non voglio che qualcuno fraintenda questo meraviglioso sentimento. Ho avuto la prova quando non sono stato bene. Posso dire che l’amicizia e il sentimento più bello dell’essere umano. Perché vuol dire amare e amare vuol dire vivere.
    Quindi stare attenti a scegliere bene, ma poi trovata non perderla. Quando nasce questo sentimento vuol dire affetto e dedizione e si sente proprio un aiuto nei momenti tristi.

    • From Elisa Antonelli on PENSIERI E RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO

      Mi sembra che in ognuno di noi, dopo una vita quasi trascorsa possa rimanere un vuoto, un vuoto che ancora non si è riempito o perché non siamo stati fortunati, o perché non lo abbiamo reso palese, o perché non lo so :-)…….. Questo vuoto ci fa sentire soli, ci fa stare male.
      Per un periodo di tempo ho viaggiato parecchio in treno ed ho notato che è facile confidarlo a qualche viaggiatore/trice oppure riceverne le confidenze, ho capito il perché “non ci saremmo più rivisti”
      E’ bello molto bello quello che a voi sta’ accadendo, soprattutto il caso di Rino, la cosa è ormai consolidata dal tempo e ha avuto, con i fatti, dimostrazioni concrete, ma invece direi a Danilo di non desistere ma di stare un po’ attento.
      Ho visto in prima persona le truffe che mia sorella ha subito, per l’ingenuità di tentare di riempire troppo facilmente il suo desiderio di affetto, e questa esperienza mi ha messo un po’ di malizia, attenzione purtroppo vi sono persone che ne approfittano, agiscono per interesse e finiscono con il farci del male.

  • From paolo on PENSIERI E RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO

    Cari amici, mi pare che finalmente il nostro BLOG, grazie agli stimoli della nostra Elisa, che ringrazio nuovamente (non volermene Elisa ma non posso farne a meno), stia prendendo una connotazione meno scolastica, fredda e distaccata ma molto partecipativa in cui i soci hanno l’occasione ed il ‘piacere’ di aprirsi.
    Speriamo che questi articoli sia da stimolo a qualche altro socio.

    • From Elisa Antonelli on PENSIERI E RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO

      Paolo, Paolo……. 🙂
      Spero con te che anche qualcun altro trovi il coraggio di esporsi e di raccontarsi, provocando ulteriori confidenze.
      Siamo o non siamo amici???

  • From Rino Forese on PENSIERI E RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO

    Cara Elisa,
    quante volte ho letto con nostalgia il tuo pensiero del passato e lo sguardo al futuro. Condivido e vivo interamente le tue sensazioni a volte liete ma spesso tristi.
    Ognuno di noi ha un trascorso di vita personale che sento sempre diverso dagli altri. Il mio è ancora più diverso! Vedovo da 20 anni, senza figli, l’età che avanza impietosa mi sono inventato una nuova famiglia. Inutili le tante attività intraprese: culturali, figurative, tecniche (leggi PC)ecc. il vuoto insiste tutti i giorni sempre più pesante. Troppo lungo e diverso il metodo per arrivare allo scopo. Con simpatia e affetto ho trovato quattro meravigliose ragazze che chiamo e tratto da figliole. Ci vogliamo bene, forse di più di qualche famiglia naturale. Ci incontriamo per raccontarci le varianti della vita di tutti giorni. Due si sono sposate e mi hanno fatto diventare nonno. Sembra un sogno ma questa è la verità. Spero vedere sistemate anche le altre due e così chiudere serenamente con questo mondo.

    • From danilo solda on PENSIERI E RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO

      Caro Rino, leggendo questo tuo commento scopro una affinità della mia vita molto simile alla tua, la mia naturalmente è un po diversa dalla tua,
      io ho avuto la fortuna di avere una figlia che mi ha dato 2 nipoti e 3 pronipoti e non ti dico quanto sono orgoglioso di loro quando ci troviamo a festeggiare i compleanni.
      Però ho letto che ti sei proposto con la tua amicizia ad altre ragazze giovani e ne hai ricavato un appagante affetto, sto seguendo timidamente una amicizia come hai detto tu, con una ragazza che non vive qui in Italia ma parlandoci e scrivendoci su Skype si sta consolidando una amicizia che non credevo possibile, leggendo il tuo commento ho scoperto questa affinità di propositi, ora ti chiedo faccio bene a proseguire questa amicizia

  • From Elisa on PENSIERI E RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO

    Ti capisco carissimo Vitaliano, tutto cambia continuamente, ed a noi non resta altro che osservare, spesso con stupore ed un po’ di disapprovazione.
    Ho abitato anch’io, per tanto tempo, nel quartiere della Sacra Famiglia ed ho sempre frequentato il parco Perlasca, prima con i figli, poi con i nipoti ed ora per il tuo stesso motivo.

    Probabilmente qualche volta ci saremmo anche incontrati, ma io sono poco fisonomista e forse non ti ho riconosciuto, starò più attenta, sarebbe carino augurarci il buon giorno.

  • From Vitaliano Spiezia on PENSIERI E RIFLESSIONI DI FERRAGOSTO

    Padova, città giardino, il parco giochi ” G.Perlasca”, la passeggiata lungo l’alberato fiume Bacchiglione; quanti bei ricordi mi tornano alla mente, gentile Elisa, leggendo il tuo struggente, triste, malinconico anche, ma bellissimo racconto!
    Sono nato e tutt’ora vivo, ( una quindicina d’anni a parte), con mia moglie Rita, nel quartiere della Sacra Famiglia dove sono nati e cresciuti anche i nostri figli Matteo ed Alberto negli anni 70′.
    Potrebbero allora non essermi cari e famigliari i luoghi da te citati? Molta parte del mio poco tempo libero l’ho trascorso con i due piccoli al parco, dove insistentemente e continuamente mi pregavano di venire accompagnati e dove, appena colà giunti, si scatenavano in interminabili e frenetiche corse lungo i vialetti interni o sul sempre ben curato tappeto verde, saltando o sull’una o su un’altra delle diverse giostrine a disposizione dei tanti bambini presenti, e tutto questo, fino al calar della sera quando il guardiano di turno molto cortesemente invitava ad abbandonare l’impianto in quanto era giunta l’ora di chiudere. Li riportavo allora a casa stanchi, sudati, sporchi ma felici, nonostante qualche bonario rimprovero della loro mamma che, uno alla volta li rimetteva a nuovo con un salutare bagnetto caldo, prima della cena.
    Passo ancora da quelle parti per una salutare passeggiata e vedo anche adesso tanti bambini giocare allegri e felici, controllati a vista dai loro giovani genitori; purtroppo però, non sono più i bambini ed i genitori di quel tempo ormai per sempre ed irrimediabilmente andato!