Un saluto e…

Buogiorno, Con questa settimana si conclude la mia espereienza di lavoro al Museo del Giocattolo. Volevo salutare e ringraziare tutti i Nonni del cuore che ho conosciuto in questi mesi per quanto mi hanno dato... Chissà che prima o poi le nostre strade non si...

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S’EA FUSSE…

S’EA FUSSE ANDA’ ! Desso sòn soło no vedarò più ea me bea. Eà ga łassà el gnaro eà xe “andà” come na steła. Eà se ga portà via l’amore eà me ga roto el core. Bastava eà so presensa e slusegava tuto torno. Ghe gò voesto ben anca massa, eà gera tanto bea che metà basta....

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Quando passeremo dal fumo all’arrosto?

Dopo tanto fumo, sarebbe ora di passare al solo arrosto. Acute ed intelligenti le osservazioni di davide Cervellin, come sempre, che sottoscrivo dalla prima all'ultima parola. Da qualche anno io e Davide condividiamo queste idee che sono di pochi poiché il perbenismo...

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SECONDO CORSO “NONNI DEL CUORE IN AZIONE”

SECONDO CORSO “NONNI DEL CUORE IN AZIONE” Appena terminato il corso “Nonni del cuore in azione” sperimentale, l’8 febbraio  è già decollato il secondo con un incremento, rispetto al precedente, del 10% dei partecipanti, infatti siamo in ventidue; il nutrito numero ha...

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Ma alora ?

Se mi riesce, vi mando questa poesia dialettale un pò ironica e un pò spiritosa. Lascio al vostro buon cuore se pubblicarla o no. Cari saluti MA AŁORA ? Ałora xe uncora bea ea vita. Te poe inbrojare na ociada, un casołin o un połiticante, un sapienton, un vissin di...

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Alleniamoci con il computer

          A partire da martedì 7 febbraio inizierà il corso pratico di computer per i soci di Agorà che hanno necessità di approfondire le loro conoscenze di base per quanto riguarda Word, Internet, e-mail. L'orario del corso sarà dalle 10...

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  • From Rino Forese on L'URAGANO

    Carissimi amici,
    grazie per i vostri intelligenti commenti. Avete interpretato in due modi il mio pensiero. Impossibile dare un giudizio perché davanti a certi cataclismi si resta sconvolti ed è facile far entrare dei dubbi nelle nostre conoscenze ormai radicate per istruzione o per abitudine.
    Ecco il mio pensiero che resta ancora senza risposta.

  • From paolo on L'URAGANO

    Caro Ceronte,
    nonostante ci conosciamo, oramai, da un po’ di anni e ti legga, come sai, sempre e volentieri, riesci ancora a sorprendermi!
    In questo caso hai preso spunto dall’attualità, descrivendola molto bene e ponendo dei quesiti profondi che coinvolgono al scienza, l’etica e la fede.

    P.s.:
    caro Rino, forse hai dei problemi fisici, ma il tuo cervello è lucido e ragiona meglio di molte persone più giovani di te.

  • From Elisa Antonelli on L'URAGANO

    Hai ragione perché?
    Forse perché per le nostre comodità e per la nostra avarizia abbiamo distrutto nostra madre terrà. Perché continuiamo a distruggerla?

  • From Vitaliano Spiezia on Un'esperienza positiva

    Più che “un’esperienza positiva”, mi permetto definire il racconto di Elisa una ulteriore grande lezione di vita per tutti i fortunati che non sono ridotti a vivere da clochard. Cerchiamo di farne tesoro e metterla in pratica!

  • From Giancarla Milan on una giornata in montagna.

    Anche se ritornata da poco dalla montagna, mi hai fatto venire voglia di fare un giretto ad Asiago. Tanti anni fa trascorrevo con la mia famiglia sia le vacanze di Natale che quelle estive. A dire il vero da giovane preferivo il mare ed ho cominciato ad apprezzare l’aria fresca e pura dell’altopieno solo in età matura. Cima Ekar, con il suo osservatorio, era una delle nostre mete. Ma come dimenticare la torta Ortigara della pasticceria Carli? Non c’era una volta che ritornassimo a Padova senza portarcene a casa una.
    Fa ancora caldo, io sto spendendo gli ultimi giorni al mare e davvero mi piacerebbe ritornarmene tra il verde rilassante delle nostre montagne.
    Ma c’è Agora …. e bisogna rimettersi al lavoro!
    Giancarla

  • From Elisa Antonelli on Un'esperienza positiva

    Parole vere, caro Rino. Parole che mi portano a ricordare un particolare della mia vita che mi ha fatto riflettere. Tanti e tanti anni fà. Sono andata a trovare un parente anziano e malato con mia figlia. Era Ferragosto i figli dell’infermo erano tutti fuori città, lui era solo con la moglie molto anziana. L’abbiamo trovato sporco in un modo indicibile. Che fare? non c’erano guanti usa e getta, con coraggio ci siamo tirate su le maniche e l’abbiamo lavato e cambiato e sistemato il letto….. Tornando a casa, mentre guidavo ho provato una gioia immensa e mi sono detta, ringraziando il Signore:”Ora capisco Madre Teresa!” Sono piccole esperienze che la vita ti propone, ma noi non comprendiamo mai a sufficienza.
    Un abbraccio.

  • From Rino Forese on Un'esperienza positiva

    Dolcissima Elisa,
    mi hai commosso col tuo semplice racconto con l’ultimo
    nella scala dei viventi.
    Quel vergognoso bacio alla mano da una “persona” ignorata dalla infastidita gente che cambia marciapiede
    per non avvicinarsi a questi miseri.
    Son sicuro che in te s’è accesa la fiamma dell’amore per il prossimo. Quel prossimo tuo da amare come te stesso.
    Non conta niente il mio “brava” di fronte alla gioia
    che ti ha riempito l’anima.

  • From giancarla milan on Un'esperienza positiva

    Dietro a queste persone non c’è sempre povertà. Molto spesso hanno alle spalle dei grandi dolori che li hanno portati a lasciarsi andare, rinunciando alla vita. Nessuno li ha aiutati ad uscire da una forte depressione, anche se appartenenti a qualche ricca famiglia, anzi i parenti se ne sono spesso vergognati. Ho avuto modo anch’io di conoscerne qualcuno nelle mie esperienze di volontariato. Qualcuno é stato ospitato anche nelle residenze dell’OIC. Ascoltare le loro storie ti fa capire quanto siamo fortunati quando si può contare sull’affetto di parenti od amici quando ti sembra che tutto stia crollando.
    Giancarla

    • From Elisa Antonelli on Un'esperienza positiva

      E’ proprio vero, cara Giancarla!
      Presi dalla nostra vita quotidiana, ci dimentichiamo sempre di ringraziare per tutto quello che abbiamo.
      Un abbraccio.