DEDICATO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

DEDICATO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Eri leggiadra e felice come una farfalla e il tuo sorriso contagiava, ma una mano assassina le tue ali ha spezzato e ora non voli più! Sei stata figlia o nipote di tutti noi tutti abbiamo pregato e sperato, ma quella mano aveva già colpito e il tuo cuore per sempre...

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ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI “AGORA’ 2023

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI “AGORA’”  Alle ore 10,15 del giorno 21.12.2023 presso  la sala  Tono del Centro Servizi del Civitas Vitae Angelo Ferro alla Mandria, si aprono i lavori dell’Assemblea dei soci Agorà. La Presidente di Agorà Maria Luisa Rampazzo propone ai...

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LE POESIE AMATORIALI DI MARIA IOSE’

CORRI CORRI UOMO dove corri uomo in largo e in tondo fermati un po' e guarda il tuo mondo.... guarda il vicino che adesso non vedi guarda con gli occhi ma anche con cuore fai un sorriso senza timore... fermati un po' non correre più guarda i colori nel cielo e...

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  • From giancarla milan on Il BLOG è morto?

    Hai fatto bene a deciderti e non smettere mai di scrivere, perchè a te fa sicuramente bene. Tu sai scrivere e condividere con gli altri i tuoi pensieri è come una cura per combattere la solitudine. Devi sapere che le persone che ti leggono sono molte di più di quello che pensi. Il fatto è che i nostri anziani non amano scrivere per timore forse di essere un po’ sgrammmaticati (c’è sempre l’incubo del tema in classe o di essere criticati per qualche loro personale idea). Perchè insistere? Come dici tu si fanno più amicizie in whatsapp. Lo vedo anch’io da pochi mesi che sono quasi costretta ad utilizzare questo mezzo per poter avere notizie di amici e parenti. Ma su whatsapp non si scrive più di tanto. Se tu guardi bene ci si limita a pubblicare qualche foto personale o a condividere video o link a siti più o meno interessanti, e si mettono ahimè troppi “like” senza nemmeno leggere quello che è pubblicato. E’ un modo di conversare, senza stare delle ore al telefono scambiandosi secondo me troppe informazioni talvolta pericolose.
    Il blog è un’altra cosa. E non tutti sono in grado di farlo per molteplici motivi. Non costringiamo i soci a farlo. A noi bastano pochi articoli scritti da persone coraggiose (meglio se sono anche brave) e con lo spirito di attivare qualche discussione, critica o apprezzamento.
    E’ l’unico sito di Agorà, dove utenti che nemmeno noi pensiamo vanno ad attingere informazioni sulla nostra Associazione. In un periodo come questo, in cui purtroppo siamo molto limitati avendo una sede inaccessibile ormai da una decina di mesi ed essendo stati i nostri soci privati della maggior parte delle attività che si svolgevano appunto in una RSA, è giusto continuare a mantenere viva la nostra organizzazione nel modo in cui ognuno di noi è in grado di farlo. Ripeto, tu sai scrivere e non devi sentirti mortificata o senza amici se nessuno fa commenti ai tuoi articoli. Se prima eravamo in pochi, adesso siamo in un numero ancora più ridotto.
    Il nostro sito è collegato ai link dell’OIC, del Civitas Vitae, di longevità attiva, e non sono pochi quelli che lo guardano.
    Da qualche settimana vanno a sbirciare anche i nostri partner europei per vedere chi siamo e cosa facciamo. E prima di andare sul nostro menù andranno a vedere i nostri articoli e le nostre foto.
    Ti sono grata per quello che avrai voglia di fare…
    Un abbraccio Giancarla

  • From Elisa Antonelli on Il BLOG è morto?

    Da giorni mi ripromettevo di fare seguito al post di Paolo ed ora eccomi, finalmente mi sono decisa.
    Ricordo con tanta nostalgia il corso “Terza età protagonista” poter far parte del gruppo di Agorà. Ho trovato un’amicizia, una disponibilità veramente rara. Lo stare assieme, la pausa caffè, il pranzo era tutta una festa. Personalmente stavo passando un gran brutto periodo ed il poter condividere le mie problematiche con persone amiche mi faceva stare bene, sentivo che al mondo c’era ancora amore per il prossimo, c’era ancora empatia ed amicizia sincera.
    Per un bel periodo di tempo con alcuni/e abbiamo mantenuto un rapporto telefonico e quando, le iniziative di Agorà ce ne dava l’occasione, gli incontri erano sempre molto calorosi ed il rivedersi era una gioia.
    Poi lentamente tutto si è raffreddato, io non riuscivo a frequentare molto, se non qualche pomeriggio ma ho sempre cercato di essere presente nel blog con i miei post, condividendo le mie esperienze e cercando, qualche volta, con le mie disavventure di strappare qualche sorriso.
    Forse il mio carattere abbastanza estroverso mi ha favorito in questo, non voglio dare giudizi, ma erano pochi e sempre i soliti che mettevano i loro comenti, sentivo la loro amicizia e la cosa mi faceva sentire meno sola. Si perché, a volte, anche se si è in famiglia ci si sente soli, solo un anziano può capire un altro anziano, se non si prova una situazione non la si può capire.
    Ora sembra tutto finito, comprendo molto bene le ragioni e le parole della cara Giancarla, è vero quello che dice, nelle difficoltà la maggior parte delle persone si chiude in se stessa e non ha il desiderio di condividerle, ma è un peccato…. “L’unione non fa forse la forza?” L’esprimere la propria tristezza, il condividere le proprie paure, trovare una parola di conforto, a volte condivisa anche con qualche battuta umoristica, non può forse aiutare questo brutto, periodo? (Periodo che sembra infinito).
    Termino portando un piccolo esempio, ho frequentato per anni una palestra, ora naturalmente chiusa. Una collega ha formato un gruppetto di quelle che più eravamo unite e attraverso WhatsApp tutti i giorni ci sentiamo. Nell’unione ci consoliamo a vicenda condividendo gioie e dolori e soprattutto, strappando con qualche battuta, sorrisi. Perché il nostro blog non può essere così? E qui comprendo il caro Paolo.

  • From giancarla milan on A mio fratello

    Grazie Luciana, motivo di più per andare più spesso nel nostro sito e leggere le notizie che ci riguardano. Però non ho niente da perdonarti, lo sapevano solo in 5-6 soci perchè eravamo insieme ed hanno intuito il mio stato d’animo di quel particolare giorno.

  • From Luciana ceron on A mio fratello

    Giancarla, carissima mi sento quasi in colpa ma solo ora in questa notte dell’otto dicembre 2020 mi sono sentita di guardare il Blog, appunto, e vedo questa tua perdita dolorosa. Ti voglio fare anche se del tempo è passato le mie sentite condoglianze un abbraccio.

  • From paolo on Il BLOG è morto?

    La mia concezione dei ‘social’ (Facebook, BLOG, WhatsApp …) è, molto probabilmente, anomala e, credo, fortemente minoritaria tra i soci Agorà.
    Personalmente penso che proprio perché in questi momenti le relazioni ‘in presenza’ ci sono inibite, sarebbe il caso di curare ed implementare quelle ‘da remoto’ usando i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione.
    Credo che potrebbe essere gratificante, in particolare, per chi è solo o sta attraversando questo periodo con ansia e disagio, relazionarsi con gli altri soci (bene o male siamo tutti abbastanza in sintonia per età e modo di pensare).
    Ma …. a quanto pare il mio pensiero non è condiviso !

  • From giancarla milan on A mio fratello

    Grazie Danilo, l’avevo già perduto l’8 dicembre 2019 quando è entrato in terapia intensiva per due mesi e poi passato in lunga degenza per altri 8 mesi con un’assistenza che ci ha dato inizialmente qualche speranza ma che è poi venuta a mancare ogni giorno di più per cause che si possono immaginare. Alla fine una brevissima permanenza in una residenza per anziani, l’unica ad averlo accolto, ma anche qui impossibilitati a poterlo vedere ed accompagnarlo nei suoi ultimi giorni. Un ulteriore rientro in ospedale, dove si è spento.
    Vedi Danilo, alla fine mi sono aperta.. ma sono passati quasi due mesi e il tempo ti aiuta ad elaborare i tuoi lutti.

  • From Giancarla Milan on Premiazione concorso letterario Civitas Vitae 2020

    Ciao Rino carissimo, come stai? Mi ero ripromessa di venirti a trovare ma chissà quando potrò farlo. Certo non pensavamo di trascorrere un anno così triste, però l’importante è che ci siamo!
    Io credo che molti ti pensino, soprattutto chi ha lavorato con te in Mediateca. Mi hanno fatta entrare in ufficio a prendere dei documenti che mi servivano, dopo aver atteso fuori un paio d’ore per farmi il test veloce (tra l’altro avevo fatto il tampone una quindicina di giorni prima) e non ti dico il dolore che ho provato quando ho incrociato un paio di ospiti che conoscevo e non mi sono potuta fermare nemmeno per chiedere come stavano.
    Ho trascorso per anni delle giornate intere in mezzo agli ospiti e per me è come fossero dei famigliari. È stato bruttissimo non potermi avvicinare, hanno allungato la mano come per chiamarmi e ho dovuto fingere di non vederli. Questo virus ci fa perfino apparire senza cuore.
    Comunque forza e spero di poter venire presto da te. Un bacio grosso grosso. Giancarla

  • From Giancarla Milan on Il BLOG è morto?

    Io non credo che in questo momento si debbano fare delle “provocazioni”. Avevo già commentato il precedente appello di Paolo all’inizio della pandemia. La gente è stressata per mille problemi e se prima era difficile scrivere adesso lo è ancora di più.
    Raccontarsi in questi mesi non è facile, a noi tutti manca la fantasia, non si possono fare progetti di nessun tipo e la maggior parte dei soci è come congelata. Se ti piazzi davanti alla TV si parla solo di numeri di contagiati e di morti, di giovani senza lavoro, di chiusura di alberghi, ristoranti, negozi… Cosa pensi possiamo aggiungere noi nel nostro blog quando ci muoviamo solo per andare a fare la spesa vicino a casa e nemmeno più in piazza per chi era abituato a farsi il giretto per ritrovarsi con qualche amico? Parliamo della nostra solitudine, della paura di alzarci al mattino con un malessere, del Natale che passeremo senza la vicinanza dei nostri cari? No, Paolo. Io credo che in tutti questi mesi e adesso ancora di più si debba restare in silenzio e raccontarsi solo alle persone che ci sono veramente amiche, che ci sanno capire, che ci possono dare un sostegno morale.
    Usiamo il blog per pubblicare quelle bellissime foto che tu regolarmente pubblichi su facebook che ci fanno star bene perché appartengono al nostro territorio e alla nostra Italia, che chissà quando potremo vedere anche noi. Girare con la fantasia è l’unica cosa che ci è permessa di fare e riusciamo perfino ad esserne felici scoprendo un posto che non abbiamo mai visto, o rivedendone uno dove siamo stati anche noi e che per un attimo ci fa rivivere una vacanza felice….
    Io continuo a fare la mia parte, di reporter istituzionale anche se sinceramente in quest’ultimo periodo mi manca il tempo per farlo. Le attività di giornate intere in videoconferenza mi stanno privando anche di una passeggiata attorno a casa.