Mercoledì scorso mia figlia e mia nipote mi hanno detto che sarebbero state fuori per la notte, sarei rimasta quindi da sola. Per ultima è uscita mia nipote, era già buio, le ho chiesto la cortesia di chiudere tutte le serrature del portoncino giù, come usiamo fare per la notte.
Tranquilla, mi sono preparata a godermi la solitudine, una cenetta gustosa, un bel film e poi a nanna.
Arrivata l’ora di coricarmi, ho deciso di chiudere anche la porta dell’appartamento, e sorpresa……. Le chiavi non sono nel solito taschino della borsa, dove le metto meticolosamente per non doverle cercare.
E qui comincia la tragedia: rovisto nella borsa, la svuoto, tiro fuori persino la fodera, nulla. Certo, tranquilla, sono rimaste nella borsa della ginnastica. Stessa operazione: svuoto meticolosamente, tiro fuori persino la fodera, nulla. Forse sono cadute dentro l’armadio muovendo le borse, sposto tutte le cianfrusaglie, nulla.
Comincia una pochina d’ansia, cavoli sono chiusa dentro ed il portoncino giù è chiuso a doppie mandate!
Un filo di speranza, certo le ricercate sono rimaste nel letto quando ho fatto il cambio delle borse e forse sono cadute, guardo sotto il letto, lo sposto, nulla. Ok, forse si sono incastrate tra il materasso ed il letto alzo il materasso, lo sposto, nulla.
L’ansia si sta per trasformarsi in paura e comincio ad agitarmi un po’ troppo……. E se succede un’emergenza e devo uscire?????? (Ho pensato persino ad un eventuale terremoto)
E no, Elisa, mi suggerisco, mettiti tranquilla, vai a letto e dormi, domani quando arriverà la Deby, ti aprirà e potrai andare, come ogni giovedì, in palestra, magari le mandi un sms per ricordarle che ha lei la macchina e di arrivare in tempo. Certo, le chiavi possono essere cadute sul sedile posteriore oppure in palestra!
La notte è passata piuttosto agitata. Mi sentivo una reclusa (soffro di claustrofobia) Il mio pensiero è volato ai carcerati…….
E poi la preoccupazione che se non si trovano vanno cambiate tutte le serrature, sarebbe un grosso guaio, in tutto sono cinque.
Finalmente è arrivato il mattino, per tranquillizzarmi mando un messaggio a mio nipote (lavora in palestra come tutor e personal trainer) se per cortesia dà un’occhiata nello spogliatoio se ci sono le mie chiavi. Arriva subito la risposta negativa.
Alle 9,15 puntuale, ma preoccupata, arriva mia nipote, un senso di sollievo e libertà mi pervade…….
Apro la borsa che avevo già esaminato per prendere l’occorrente da portarmi in palestra, apro la cerniera di un taschino interno dove metto le cosine preziose o l’occorrente per le piccole emergenze e che ci trovo??? LE CHIAVI !!!
Sono andata davanti allo specchio……. La tentazione di prendermi a schiaffi è stata molto forte!!!!
Che dite, amici carissimi, devo cominciare a preoccuparmi????
Succede ai comuni mortali, consolati non sei la sola, anch’io ho vissuto una avventura del genere con i miei apparecchi acustici circa un anno fa,
una mattina vado per mettermi come al solito i due apparecchi, ma ai me non vedo più uno dei due, allora incomincio a cercare con meticolosità per tutta la casa cosa che ho fatto per un paio di giorni. Rassegnato decido di acquistarne un altro paio anche per che oramai più tosto vetusti era ora di cambiarli cosi ho fatto.
Però adesso viene il bello dopo qualche mese contento dell’acquisto una mattina mi avvicino alla mia scrivania e cosa trovo sopra, il mio apparecchio smarrito. Cosa era avvenuto, che da donna che viene a fare le pulizie di casa facendo una pulizia minuziosa al mio divano lo aveva trovato incastrato tra i cuscini. Bene ora posso contare anche di un paio di riserva. Questi sono i casi della vita per non parlare del costo economico
Facciamoci una bella risatina!!! Solo che nel tuo caso chi ha pianto è stato il portafoglio 🙁
Hai descritto così bene la tua avventura che mi auguro tu perda ancora qualcosa, così ci divertiamo un po’! Comunque fatti coraggio, più o meno siamo tutti nella stessa disperazione….
Grazie mille Giancarla!!!
GENTILE Elisa,
come ebbi a dirti qualche giorno addietro in palestra, questo è un momento di troppi impegni per me; soltanto ora finalmente riesco a leggere il tuo simpatico e divertente racconto ed i commenti che ne sono seguiti. Rido, rifletto e prendo atto di quante volte e non una sola al giorno, tali piccole disavventure mi capitino ripetutamente. Ogni volta mi arrabbio con me stesso, ma quasi subito dopo averci serenamente pensato e meditato sopra, mi tornano alla mente le molte simili “disgrazie” che capitano in continuazione e mi vengono con ilarità raccontate da amici e conoscenti, giovincelli “classe 1938” o giù di li; questo mi aiuta a riprendere coraggio per prepararmi ad affrontare il prossimo intoppo che sicuramente è in agguato dietro l’angolo, ma che ancora una volta mi vedrà impegnato a superarlo con rassegnata ma ferma decisione.