In quest’ultimo periodo ho ricordato molte persone che non ci sono più, cercando sempre di lasciare da parte i miei affetti di cui generalmente evito di parlare se non con gli amici più vicini.
Ma Giovanni, o meglio Gianni come lo chiamavamo in casa, se n’è andato senza far rumore in questo terribile momento in cui si parla solo di morti. Non è mancato per il covid 19, anzi è stato attaccato da batteri e virus inimmaginabili, tranne “quello”, durante i suoi dieci mesi di sofferenza tra terapia intensiva, lunga degenza e quarantene varie,. Lui, volontario da una vita per accompagnare e aiutare gli altri nelle loro sofferenze, non ha potuto avere accanto il conforto dei suoi cari se non per qualche ora e a giorni stabiliti. Ci siamo consolati pensando che ha finito di soffrire… è quello che si dice sempre.
A me non resta che ricordare con tenerezza e con emozione i nostri primi vent’anni di vita insieme. Ci scambiavano per gemelli e i nostri giovani genitori andavano fieri di noi. Io avevo un anno in più, carattere forte e deciso come tutti i primogeniti, lui aveva un visetto dolce ma nello stesso tempo era un gran birichino. La vita poi ci ha divisi per far spazio alle nostre nascenti famiglie, ma fortunatamente la nuova sorellina Alessandra aveva preso il posto di entrambi nella casa di mamma e papà.
Ho trovato una foto di quando abbiamo fatto la prima comunione, insieme come tutta la nostra infanzia, la nostra adolescenza, i nostri progetti di gioventù, i nostri primi amori. Una fetta di vita preziosa, che solo io e Gianni potevamo conoscere in modo profondo.
Giancarla
Cara Giancarla,
che dire …
Quando ci lascia una persona cara, anche se dopo un lungo periodo si sofferenza, rimaniamo sempre male e siamo sommersi dal dolore.
A nome mio e di Rosa di faccio le nostre, sincere, comdoglianze.
Paolo
Grazie Paolo e Rosa
Carissima Giancarla le mie più sentite condoglianze anche a nome dei nostri soci. Sei senpre riservata nelle tue cose più intime
Grazie Danilo, l’avevo già perduto l’8 dicembre 2019 quando è entrato in terapia intensiva per due mesi e poi passato in lunga degenza per altri 8 mesi con un’assistenza che ci ha dato inizialmente qualche speranza ma che è poi venuta a mancare ogni giorno di più per cause che si possono immaginare. Alla fine una brevissima permanenza in una residenza per anziani, l’unica ad averlo accolto, ma anche qui impossibilitati a poterlo vedere ed accompagnarlo nei suoi ultimi giorni. Un ulteriore rientro in ospedale, dove si è spento.
Vedi Danilo, alla fine mi sono aperta.. ma sono passati quasi due mesi e il tempo ti aiuta ad elaborare i tuoi lutti.
Giancarla, carissima mi sento quasi in colpa ma solo ora in questa notte dell’otto dicembre 2020 mi sono sentita di guardare il Blog, appunto, e vedo questa tua perdita dolorosa. Ti voglio fare anche se del tempo è passato le mie sentite condoglianze un abbraccio.
Grazie Luciana, motivo di più per andare più spesso nel nostro sito e leggere le notizie che ci riguardano. Però non ho niente da perdonarti, lo sapevano solo in 5-6 soci perchè eravamo insieme ed hanno intuito il mio stato d’animo di quel particolare giorno.