Giorgio Albertazzi(87), Paolo Poli(81), Dario Fo(84), Mario Scaccia(90) ,Gianrico Tedeschi(90), Glauco Mauri(80) sono alcuni dei grandi veterani del nostro teatro che continueranno ad essere protagonisti anche nella prossima stagione teatrale. Qual è il segreto di questi meravigliosi ottuagenari? Secondo il gerontologo Vergani recitare fa bene alla salute e non a caso il teatro può diventare una vera e propria forma di terapia per combattere insicurezza, incapacità di esprimere emozioni, scarsa accettazione di sè. Non stupisce allora che il mestiere dell’attore possa aiutare a vivere bene e a lungo. Sembra , infatti ,racchiudere in sè alcuni ingredienti dell’elisir di lunga vita che la ricerca scientifica sta cercando di identificare. Innanzitutto cambiare continuamente ruoli e personaggi , così come affrontare ogni volta un pubblico diverso mantiene giovani. Di fondamentale importanza sono , inoltre, la curiosità di conoscere ,che porta ad approfondire aspettti culturali legati al ruolo che si interpreta , e la capacità di socializzare. E non dobbiamo dimenticare il lungo esercizio di memoria che obbliga ad esercitare il cervello, perchè o lo usi o lo perdi, come dicono gli americani. Altro elemento importante: conservare l’autostima, la prima regola da seguire per vivere a lungo e in forma.
Dal “Corriere della Sera” Sabato 21 Agosto2010
Bellissimo articolo, sagge parole ; cio mi fa capire che bisogna non isolarsi mai,incontrare persone,dialogare,leggere,conoscere ed imparare sempre cose nuove e magari chissa anche all’Agora’ riescono a preparare una piccola compagnia di recitazione. (Questa è una divagazione ) Grazie Carla questi articoli possono essere utili ogni tanto per dare una scrollatina a certe persone non ancora ottuagenarie a prendere esempio e guardare sempre avanti al futuro, lontano.
Brava Carla e grazie del commento Luciana,! A proposito ieri sera ho trovato questa frase sull’ultimo libro di Fabio Volo ricavate da un pensiero di Camus “Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l’abitudine e la possibilita’ di esercitare la propria intelligenza e lentamente tutto si chiude, si indurisce, si atrofizza come un muscolo”
Vogliamo diventare degli attori ? Chissa’, forse potrebbe essere un’idea quella del recitare.
Leggo con attenzione i commenti degli articoli recensiti, e vedo che le idee di fare teatro tra i nostri soci si stà concretizzando, la prova si evince dallo spunto dato da Carla, che scrive raramente, ma quando lo fà centra sempre l’obbiettivo. Non abbandoniamo questa meta e cerchiamo di lavorare nel futuro per raggiungere lo scopo. Si può fare.
Leggo nelle parole di Luciana e di Lucilla l’entusiasmo, il piacere e il gusto di fare le cose, che non devono mai mancare nel nostro vivere quotidiano. “Le cose che ci piacciono”, infatti alimentano dentro di noi la gioia e la voglia di vivere.L’idea di fare teatro con il gruppo dei soci di Agorà è davvero divertente, anche se impegnativa. Cosa ne pensa a tal proposito la presidente GIANCARLA MILAN ?
Senza rendercene conto, siamo già dei bravi attori. Ad ognuno di noi è stato assegnato un ruolo, ma poi le circostanze e le necessità della vita ci hanno chiamato a recitare altri ruoli. Anche Agorà ha impegnato i soci a recitare una parte da “protagonista”. Non siamo dunque tutti già attori? Ma l’interpretazione dal palcoscenico è ben altra cosa. Sotto i riflettori, con un copione che ti trasforma nei più svariati ruoli e personaggi, tutto diventa più divertente, eccitante, entusiasmante. Se le amiche che mi precedono hanno espresso il desiderio di provare a far teatro, perché no? E’ un’idea che avevo lanciato quasi scherzosamente tempo fa, senza trovar riscontro. Un’attività che richiede molto impegno, mi era stato detto, e sarebbe stato difficile trovare persone interessate. Credo sia arrivato il momento di riparlarne! Intanto cominciate a pensare a qualche contatto che ci possa dare un aiuto…