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Inserita da:Laura Badaracchi
Sentirsi in ordine, vedersi a posto, piacersi: tutti elementi che favoriscono l’autostima e le relazioni. In età avanzata, anche se si hanno disabilità o problemi motori, è importante avere rispetto per la propria persona e, perché no, coltivare un sano interesse per il proprio aspetto: dal taglio dei capelli e della barba (per gli uomini) a un abbigliamento funzionale e attento agli accostamenti dei colori “trend”, agli accessori e a quei piccoli dettagli che fanno sentire bene con se stessi innanzitutto.
Soluzioni per un vestire comodo, per chi è seduto in carrozzina o per ha limitate capacità manuali o motorie, le ha ideate la ditta Lydda wear, che propone le linee “casual”, “elegant”, “classic”, “parkinson”, realizzate anche grazie ai consigli di parenti e amici di anziani e disabili. Grazie al prezioso contributo di molte associazioni, i sarti dell’azienda padovana si sono specializzati in particolari tagli e modelli: nei pantaloni, ad esempio, si eliminano le tasche posteriori e la cucitura carrè per ottenere una seduta più comoda. Tra gli capi realizzati, le camicie con apertura di velcro, i poncho come indumenti antipioggia che non intralcino le ruote della carrozzina, mantelle in lana realizzata insieme a Telethon… In cantiere un progetto per prevenire piaghe di decubito, grazie a un jeans scuro che rilasci sostanze idratanti. E per coniugare immagine e confort vengono cuciti, a seconda della taglia, modelli su misura per ogni cliente, con i parametri di peso e altezza rielaborati al computer: una modalità che permette di inviare a casa della persona gli abiti, con una tutela della privacy.
L’associazione toscana Pianeta Elisa onlus, invece, ha ideato “Tr-handy”: camicie senza bottoni, cappotti per chi è sulla sedia a rotelle, gonne facilmente indossabili e molto altro. Si tratta di indumenti pratici, lavabili, ma curati dal punto di vista estetico, in tonalità scelte secondo le tendenze della moda. Pensata soprattutto per i giovani, la linea può essere adatta a chi trova sul mercato abiti carini ma troppo stretti, avvitati o difficili da indossare a causa di un giro maniche stretto, di bottoni difficili da agganciare, di cerniere che non si è in grado di chiudere. “Vestirsi per molti è un percorso ad ostacoli che inizia nelle prime ore del mattino! Ed è così che la soluzione più ovvia sembra quella di utilizzare abiti sportivi, larghi, di qualche taglia superiore alla propria, dalle fattezze spartane e dai colori scontati, che non si sciupano al primo lavaggio”, riferisce l’associazione, che al contrario ha pensato a un abbigliamento per i momenti più formali (ad esempio, convegni, cerimonie e feste) e per le occasioni di svago, come gite, visite culturali, partecipazione a riunioni di gruppo.
A Bologna “Confezioni Lella” produce per tutta Italia una linea specifica per disabili e persone anziane, mentre a Livorno il pensionato Ernesto Sarto – di nome e di fatto – ha inventato un pigiama adatto ad essere indossato da persone con problemi di movimento, grazie a “un sistema di aperture e chiusure speciali: un capo ergonomico che sostituisce il concetto di indossare e infilare con quello di accostare e chiudere, approvato da ortopedici e fisiatri del Policlinico San Matteo di Pavia”, spiega. E ha già brevettato tute in maglina di cotone e altri abiti di facile vestibilità. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta…https://www.centromaderna.it/