Polemiche sul nuovo Codice della Strada.
Sono ancora ipotetiche le modifiche al nuovo Codice della Strada, eppure è già polemica. Soprattutto sul casco omologato che dovrebbe diventare obbligatorio per chi si sposta in bicicletta. I ciclisti che invece girano di notte, fuori dai centri abitati, dovranno anche indossare giubbetto e bretelle retroriflettenti. “Il casco annulla il piacere del vento e la felicità di sentire l’aria”, sostiene Vittorio Sgarbi sulle pagine de Il Giornale. Sgarbi è nato a Ferrara, “dove andare in bicicletta è un rito” e dunque forse non è una considerazione estrema la sua quando afferma che “un’altra delle libertà fondamentali, in nome della sicureza dei cittadini, è stata gravemente condizionata”. “La bicicletta resta comunque una protesi delle gambe – prosegue Vittorio Sgarbi – dunque dovremmo imporre il casco anche ai pedoni”. “E poi – conclude Sgarbi, sindaco di Salemi – contro il raffreddore, per legge, dobbiamo imporre anche la maglietta della salute”. Le novità del Codice della Strada sono molte e forse non tutte vedranno l’approvazione di Camera e Senato alcune però sembrano destinate a far discutere e molto. Per la sicurezza degli automobilisti dovrebbero essere inserite le cinture obbligatorie per le minicar, il paraschiena e il casco integrale per chi viaggia in scooter, ma anche le scatole nere sui veicoli per cui serve la patente C, D o E. Si discute anche per rendere più gravi le sanzioni a quanti impediscono il passaggio dei pedoni sulle strisce pedonali. Ma ci sono anche delle ‘piacevoli’ novità per gli automobilisti, con la targa che non segue più il veicolo, bensì il proprietario; la possibilità di chiedere la rateizzazione delle multe, con reddito inferiore ai 10.628 euro; previsti anche gli sconti per chi invece paga la multa entro 10 giorni. Tra le possibili novità del nuovo Codice, forse però la più attesa, è l’innalzamento dei limiti di velocità, sulle autostrade a tre corsie, a 150kmh.
Scrive Vittorio Sgarbi sulle pagine de Il Giornale.