A volte mi chiedo……
A volte metto post parecchio tristi che possono suscitare malinconia e conflitti, chiedo umilmente scusa e lascio decidere, a chi ha il compito di revisionarli, se pubblicarli o meno.
Noi anziani siamo sempre un numero maggiore nella società e non vi sono strutture per quelli che nella loro vita non hanno avuto l’accortezza o non hanno potuto risparmiare per assicurarsi una vecchiaia finanziariamente indipendente. Ed allora che fare? Dove rifugiarsi?
IL più delle volte se ci sono dei figli, in questa vita così stressante, non hanno il tempo e le possibilità di accudire i loro genitori.
E che dire negli ambulatori medici vederli soli, a volte sofferenti, aspettare ore e ore perché la maggior parte dei medici non fanno visite a domicilio? Non parliamo poi del pronto soccorso, purtroppo ne ho esperienza quando accudivo mia sorella, è una cosa inverosimile!
Sapete qual è la situazione più assurda che a volte rasenta il ridicolo: “Avete mai assistito ad un funerale di un vecchio? Amici e parenti piangono con volto rattristato, piangono e dicono che mancherà loro!!! Ma se quando era vivo rompeva, se quando era vivo non vi facevate vivi voi, se a volte nei mercati vedo dei vecchietti parcheggiati in qualche angolo mentre gli accompagnatori fanno i loro acquisti, quando per la strada vedo invalidi girare da soli, parecchio malandati, con i pacchi della spesa ecc.
Con schiettezza confesso che, a volte, anch’io non ho compreso a sufficienza le sofferenze dei miei genitori e dei miei fratelli più anziani di me ed allora capisco quanto l’egoismo umano sia forte, quanto l’indifferenza ti porta a non comprendere che un giorno anche tu sarai nella stessa situazione e forse è vero che ti mancano, ma non per come erano verso la fine, ma per quello che nel passato sono stati! Come possiamo chiamare tutto questo?
Ora che, sebbene abbastanza in buone condizioni, mi trovo anch’io ad avanzare nella cosiddetta “vecchiaia” capisco i miei cari vecchi ……. È proprio vero, si può provare quanta empatia vuoi ma “Non si capisce una situazione se non la si prova!”
Ed allora che dire ??? Speriamo in un mondo migliore. Utopia???
Cara Elisa, credo purtroppo che la tua speranza sia una utopia e non per il solo motivo che nel mondo di oggi prevalgano la cattiveria o l’indifferenza ma in quanto siamo immersi nell’egoismo e nella sete dell’avere e questo fa passare in secondo piano la riconoscenza e la solidarietà verso i più deboli e gli anziani considerati un inutile peso per la società.
Una piccola osservazione su quanto da te evidenziato nel realistico racconto: spesso mi capita di partecipare a cerimonie funebri e di osservare che se il defunto è un giovane o relativamente tale, la chiesa è solitamente molto frequentata; al contrario se si tratta di un anziano.
Proprio così, caro Vitaliano!!