La vita insegna
Dalle parti della chiesa del Torresino ci dev’essere un dormitorio pubblico perché incontro sempre dei clochard, lascio a voi l’immaginazione di come possono essere in questa stagione.
In Via Marin c’è un piccolo supermercato che frequento quando mi manca qualche ingrediente che non è stato preso nella spesa settimanale ed è facile che incontri qualcuno di questi emarginati.
Alcuni giorni fa alla cassa, dietro di me c’era una persona che aveva appoggiato sul banco della cassa, dopo la mia piccola spesa, il suo misero acquisto: “Un cartone di vino” …… non occorreva mi voltassi per capire chi c’era, il mio olfatto me l’aveva già detto. Voltandomi appena dico alla cassiera: “Faccia pure passare il Signore visto che ha solo una cosa!”
Questi commosso, mi ringrazia un’infinita di volte con gli occhi che gli brillano ed un grande sorriso, prende il suo vino e si avvia all’uscita. La cassiera lo chiama e gli dice: “non l’ha pagato,” lui si gira, ci guarda stupito e non capisce….
La stessa, ha compreso più di me e continua: “lasci stare!” e batte uno scontrino.
Mi sento imbarazzata e vorrei tanto farmi piccola, piccola. Insisto con la cassiera di voler pagare io, ma lei categoricamente rifiuta. MI sento un verme mi sono servita di una gentilezza per non aver avuto la pazienza di sopportare per pochi minuti la sua puzza.
Mi sento male dentro e, quasi per fare ammenda, do l’euro (costo del vino) all’immigrato che è fuori.
Quasi per fare stare zitta la mia coscienza mi dico che quello che aveva preso gli avrebbe fatto male; ma una vocina più sincera mi dice: “ Che ne sai tu cosa veramente ha portato una persona ad una tale condizione di inerzia per buttare via la sua vita così…”
E’ vero siamo sempre portati a giudicare dalle apparenze, ma chi veramente può conoscere l’intimo di una persona. A volte penso: Cosa ho fatto io per essere nata nella famiglia dove sono nata, avere avuto il carattere che ho ecc.? Se io fossi nata al suo posto ed avessi avuto il suo carattere ecc. sarei forse stata diversa????
Sono ancora una volta totalmente d’accordo con quanto scrivi, cara Elisa, nell’ultimo dei tuoi sempre precisi, profondi, umani articoli ( vedi “la vita insegna”), recentemente postato nel nostro blog.Nel mentre lo leggevo, spontaneo e naturale mi è venuto di rivolgermi una domanda che mi ha fatto riflettere ed anche un po’ vergognare e cioè:molte volte ti lamenti per tante cose che a tuo dire non hai avute o raggiunte nel corso della tua lunga vita ormai; ma di quelle molte che invece hai avute e continui ad avere, molte di più rispetto a tanti altri, non ne vuoi tenere conto ???
Cara Elisa,ho letto solo oggi la tua riflessione su un fatto che ti è accaduto.
Farti i complimenti per come l’hai risolto è superfluo.
Per quello che ci hai insegnato devo ringraziarti perché
certe cose non le abbiamo raccolte quando, qualche volta, ci sono accadute. Grazie Elisa