La leonessa delle Puglie, così soprannominata per la sua storia rivoluzionaria del 1799, Altamura si presenta subito ai tuoi occhi con tutta l’autenticità della Puglia. Basta entrare da porta Bari e ti ritrovi in un centro storico che sembra un borgo all’interno della città.
E’ una passeggiata abbastanza breve, trovando a metà percorso il principale simbolo religioso e storico: la cattedrale in stile romanico, dedicata all’Assunta, fatta costruire nel 1232 da Federico II. Dopo il terremoto del 1316 venne ricostruita durante il regno di Roberto D’Angiò. Lo sguardo è subito attirato dal portale, in stile gotico, ricco di decorazioni e sculture, e dagli archi su cui sono scolpite 22 scene che ritraggono la vita di Cristo. Molto bello anche l’organo monumentale con 29 canne, il cui suono si dice sia talmente potente che si ha l’impressione di ascoltare un’intera orchestra.
La città è però famosa anche per l’Uomo di Altamura, un fossile umano ritrovato nella grotta di Lamalunga.
Il prodotto tipico è il pane DOP, che ha ricevuto nel 2005 la denominazione di origine protetta. Questo particolare pane si ottiene mescolando la semola rimacinata di grano duro con acqua e lievito madre, per poi essere cotto in forni a legna. Si dice che durante gli anni del dopoguerra fosse preparato dalle donne di casa e consegnato ai fornai che, passando di casa in casa, raccoglievano le diverse forme. Ogni pagnotta, prima di essere cotta, veniva segnata con il marchio della famiglia che aveva preparato l’impasto, e una volta cotta, veniva riconsegnata alla famiglia di appartenenza.
Giancarla e Sergio