Riflessioni dopo una discussione con un ateo!
Penso, dunque sono!
Ma chi sono?
Mi sento come una foglia vivente e pensante che vaga nell’infinito.
Basta guardare il cielo e pensare che non è nulla tutto quello che i nostri occhi e le varie moderne attrezzature riescono a vedere confronto all’infinito, ed io in fondo chi sono?
Ho un nome. Ho degli affetti ho una piccola posizione in questa società e poi……?
L’energia che è dentro di noi, la nostra capacità di avere dei sentimenti, la forza della nostra fede ( Gesù diceva ai miracolati “La tua fede ti ha salvato”) mi fanno pensare che non possono dissolversi nel nulla, rimane. Si ne sono convinta perché se io osservo la natura, nulla muore tutto si trasforma, (voglio per un attimo mettere da parte la mia fede, la fede in un Essere Supremo, un essere al quale non si può dare un nome perché non è contenibile) e chiedermi? Dopo la morte c’è per noi un altro tipo di vita? Si ne sono pienamente convinta.
Allora io mi chiedo: “Come fanno alcuni a sostenere che dopo la morte non c’è nulla?”
Personalmente rispetto le opinioni altrui e penso che, a volte, certi atteggiamenti siano una presa di posizione per la paura di spingersi oltre.
Mi scuso per aver posto questo argomento abbastanza delicato, ma avrei proprio piacere di sentire anche altre opinioni.
Io credo; ma non solo per quanto appreso dai miei genitori prima e dai sacerdoti della mia parrocchia poi. Si, anche per quelli, ma soprattutto perchè da sempre mi domando: come è stata possibile dal nulla la creazione del mondo, come è nato l’uomo, la donna e tutto ciò che li circonda? chi ha potuto fare questo, se non un Essere Superiore che noi cristiani chiamiamo Dio?
Sono d’accordo con te e che dire della bellezza della natura? E quando ammirando l’Alba o il tramonto non ci si sente di dire una preghiera come se ci si trovasse nella Chiesa più bella?
Cara Elisa, ancora complimenti (dopo basta però).
Finalmente una socia che scrive (e bene) sul nostro BLOG, che posta delle foto, che spazia su vari argomenti e che commenta gli articoli di altri.
Ci voleva proprio un apporto nuovo!
Certo il tema di questo tuo ultimo articolo non è proprio ‘leggero’, però penso che, dato lo spirito di Agorà, gran parte dei soci sia in sintonia con il tuo pensiero.
Grazie paolo, ma ora proprio basta…… altrimenti i caratteri dei miei post diventano rossi 🙂
Salutami tanto la tua Signora!
Cara Elisa, or che ti ho conosciuta, posso dire che sei dolce ma mostri il coraggio di affrontare un tema così elevato e profondo.
Io credo che umanamente tutti prima o poi, davanti alle meraviglie del creato, vive o nascoste, ci domandiamo: ma può nascere tutto questo “per caso”?
Beati quelli che hanno sconfinata fede e non si pongono domande.
Ti ringrazio per averti conosciuta, son sicuro che perdonerai il parere di questo sgangherato Ceronte. Un abbraccio.
Forse ti sbagli, Caro Rino, nell’affermare “Beati quelli che non si pongono domande” E’ stato detto “Cercate la verità, la verità vi renderà liberi”. Secondo me, le domande bisogna porsele sempre non si può avere mai la verità in tasca la nostra mente è troppo limitata. Personalmente cerco continuamente… I miei piedi non possono appoggiarsi mai sul sicuro, sono troppo piccoli. Se tu osservi ogni religione ha del buono ma ha anche dei limiti. L’amore vero, quello con l’A maiuscola si può (forse) trovare nel più profondo di noi, forse un po’ troppo profondo 🙂 Nelle tue poesie ho trovato tanta ricchezza e forse sei nella strada giusta. Ricambio il tuo abbraccio con amicizia.
Cara Elisa, ci siamo messi in una difficile, metaforicamente, strada, che non mi sento di affrontare.
Due parole soltanto per quel modo di dire: Beati ecc.…
Le risposte sono tante. Alcuni hanno trovato la “loro” verità,
sono tranquilli di essere nel giusto.
Altri non sentono il bisogno di capire i misteri della vita. Ma
poi quanti altri con problemi umani, di salute, di lavoro, di figli ecc. e poi secondo l’ora, il giorno, la stagione, i pensieri….Sicuramente i perché del soprannaturale saranno più o meno importanti e sempre diversi. Mi sembra che non c’è più spazio. Naturalmente bisogna avere fede. Cari saluti Rino
Dice Rino: ” alcuni hanno trovato la loro verità……..” Di essere nel giusto, può starci; sarei più prudente nel considerarli tranquilli! il dubbio, le perplessità, il perchè di fronte a tante, troppe tristi realtà della vita ci pongono continui giustificabili interrogativi; l’ importante, a mio avviso, è il riporre fiducia nella speranza e vivere da persone oneste, nel rispetto delle regole che ci suggeriscono i Comandamenti della fede, in gran parte riconosciuti e messi in pratica dalla maggioranza degli esseri viventi.
Grazie del tuo intervento, sono d’accordo. Secondo me importante è cercare di ascoltare con sincerità la nostra coscienza, non lasciando la parola all’avvocato difensore che (dentro di noi) tenta sempre di giustificarci 🙂