Questo il risultato di 10 giorni di ospedale:
UN FOGLIO BIANCO
Svolazza un foglio bianco
dondolato dal vento
e candidamente aspetta
dalla mente un segnale.
Incancellabili incisi,
pensieri tristi e allegri del passato.
Teneramente amorevoli
o crudamente pratici per il futuro.
Preoccupante il presente
di progetti e speranze
l’animo a sussultar di
visioni serene e liete,
intercalate da ricordi
ancestrali e misteriosi.
Così la memoria,
volando sul passato
sorride e piange
pensando al futuro.
Cercato lo spazio per la mente,
non sarà più bianco il foglio
ma rifletterà il bisogno
di stendere sull’universo
la grazia dell’amore.
Ceronte
(Marzo 2018)
Rino, sei sempre una sorpresa quando devo pubblicare un tuo articolo.
Il tuo animo e il tuo cuore trovano sempre lo spazio ai tuoi pensieri e sai tradurli e proporli in vena poetica.
Sei unico è un faro poetico per Agorà
Carissimo Rino, è sempre bello leggerti e spero sia solo, vena poetica, o c’è qualche riferimento alla realtà ?.
Nel caso fosse avvisaci, ed una Delegazione ben assortita arriverà da te a cacciar via gli spiriti maligni.
D’accordo èeee !!!!! Ciao
Luciana
Cara Luciana, la “poesia”, anche se dilettantesca
è come una confidenza segreta a un’amica.
C’è sempre un po’ di realtà e un po’ di fantasia.
Il bello è scoprire dove finisce l’una e dove
incomincia l’altra.
Ma è giusto scoprirlo? o è meglio lasciarla come
il “sogno” di un amico timido.
Ora scopro di avere un’amica pronta ad organizzare
una banda di scaccia pensieri tristi. In confidenza
questa “robetta” è nata pochi giorni fa di ricovero
in ospedale.
Grazie Luciana amica mia cara.
Spero sia stata una piccola revisione, carissimo Rino non intuisco sia urgente l’entrata in azione della banda, come dici tu anche perché tu sai nascondere tra le righe, appunto.
Ti auguro di stare al meglio, anzi bene un abbraccio Luciana.