L’ACQUA
Zampilli dalla roccia
limpida e frizzante
come un allegro cantante.
Vieni pure dal cielo
acqua benedetta
umile e generosa,
regali vita alla natura
e non chiedi cosa.
Bagni il ricco e il perdente
e solo quando non scendi
si accorge la gente.
Allora gli occhi all’infinito
a cercar la nuvoletta nera
carica abbastanza
per rinfrescar l’aria
e gonfiar la terra.
Qualcuno ti ringrazia,
per altri sei troppa o niente.
Questa pioggia
che nessuno può fermare
può sconvolgere il mondo
e trascinarlo al mare.
Ceronte
Rino !
Ieri hai pubblicato la poesia sull’acqua, e oggi piove !!!
Mi viene quasi da pensare . . . . .
Carissimo Ceronte sei una fonte inesauribile e sei delicato e dolcissimo. Le tue poesie sono belle veramente. Luciana
Leggo solo oggi la tua poesia, in una giornata afosa che spero vada a concludere una settimana in compagnia di “Lucifero”! Caldissimo ovunque, al mare e ai monti, in città poi neanche parlarne. Abbiamo tanto desiderato quest’acqua dal cielo, ne abbiamo bevuta a più non posso per non disidratarci, ma quando ne arriva troppa e in modo scatenante, ecco i disastri che, come scrivi tu, sconvolgono e trasformano le bellezze del mondo. Giancarla