Si parte il 30 giugno allo stadio di Marsiglia con l’incontro PORTOGALLO-POLONIA (1a1)dopo 120 minuti), 6 a 4 a favore dei primi dopo i calci di rigore. Gara nel complesso discreta, molto equilibrata dove non sono emerse né le tanto declamate qualità tecniche né l’eccelsa classe dei super pagati Ronaldo da una parte e Levandowski dall’altra. La prima semifinalista è risultata dunque la squadra portoghese. Il giorno dopo, 1° luglio, sotto una pioggia battente, GALLES e BELGIO danno vita ad una partita avvincente, tirata, combattuta, equilibrata specialmente nel p.t. chiusosi sull’1 a 1 con due gol spettacolari; il primo di Naingollan per il Belgio, (una bomba da una quarantina di metri dalla porta) e poi con quella di Williams, Galles, con uno spettacolare, preciso colpo di testa. Nel s.t. però, i belgi si disuniscono; il Galles sale in cattedra ed al 55° Robson ed all’85° Vokes trafiggono gli esterefatti e quasi increduli belgi che escono sconfitti ed eliminati dal torneo. E’ il Galles dunque, la seconda squadra ammessa alle semifinali.
Si arriva intanto al 2 luglio; allo stadio di Bordeaux sono di fronte i campioni del mondo in carica della Germania ed i nostri più modesti atleti, sfavoriti dal pronostico anche perché privi di due titolari quali Candreva e De Rossi infortunati, ma decisi a vendere molto cara la loro pelle. il primo tempo scorre tranquillo, senza grandi giocate, di studio piuttosto tra due squadre che si temono a vicenda, prudenti ed attente a non farsi infilare in contropiede. Nel secondo tempo il gioco sale di tono, le squadre abbandonano l’iniziale prudenza ed i tatticismi e provano, anche se con scarsi risultati a far breccia nella munita opposta difesa, nel tentativo di andare a rete. Vi riescono i tedeschi al 65° con un bel gol di Ozil, anche se piuttosto fortunato causa l’ inopportuna deviazione verso la porta di Buffon di un difensore azzurro. L’Italia comunque non si scoraggia, si lancia al contrattacco ed ottiene un sacrosanto calcio di rigore concesso dall’ottimo ed attento arbitro ungherese Kassai e pareggia con Bonucci al 78°. Nell’equilibrio più totale si arriva al 90°, poi al 120° e si va quindi ai famigerati calci di rigore. Qui, dopo ripetuti errori dal dischetto, sia dei bianchi che degli azzurri, questi ultimi soccombono per aver sbagliato un tiro in più degli avversari.
E così si torna a casa. Peccato, avremmo meritato sicuramente di più, ma perdiamo invece per 7 a 6! Ad ogni buon conto, l’onore è ampiamente salvo!
Ultimo quarto, 3 luglio, stadio Saint Denis. Più facile del previsto la vittoria della FRANCIA (5-2) opposta ad una modesta ISLANDA che non ha saputo ne potuto ripetere il miracolo degli ottavi, denunciando la sua ovvia e naturale inconsistenza. Adesso, rientrati i nostri “eroi” in patria, non ci resta che seguire le semifinali e finali, anche se con molto amaro in bocca. La GERMANIA incontrerà la FRANCIA (arbitro il nostro ottimo Rizzoli di Bologna) ed il GALLES il PORTOGALLO.
Il 10 luglio infine allo stadio di San Denis, le due vincenti si incontreranno per la conquista dell’ambito titolo europeo.
Vitaliano Spiezia
Siamo fuori !
Abbiamo perso !
Contrariamente ad altre volte, dalla Corea in poi, abbiamo perso con onore ed i tifosi hanno accolto la Nazionale con affetto.
La nostra era una nazionale ‘operaia’ senza stelle, a parte forse Buffon, che non era certo tra le favorite, ed molti dei suoi titolari nelle rispettivi squadre di club sono riserve, però …….
Però abbiamo tenuto testa alla Germania, più talentuosa e più quotata. Se per caso uno dei rigori tirati (malamente) da Zaza e Pellè fosse entrato e avessimo eliminato la Germania penso che i tedeschi sarebbero entrati in crisi dopo l’ennesima sconfitta da parte dell’Italia con rigori sbagliati da parte di giocatori come Müller e Özil e l’allenatore Loew, probabilmente, sarebbe stato mandato a casa.
Questo campionato ha dimostrato e sta ancora dimostrando che, a volte, lo spirito di squadra e la volontà possono sopperire alla mancanza di qualità