Non c’erano dubbi. Si dava per certo un arrivo numeroso di amici, soci, dipendenti, simpatizzanti, ospiti, giovani e non più giovani, e così è stato. L’evento di domenica ha riunito tutte le categorie che girano intorno al Civitas Vitae.
Dopo la Santa Messa tutti in Auditorium Pontello o in Sala Tono difronte al maxi schermo, per assistere alla presentazione di una formidabile colonna sonora dedicata all’OIC da Mina e Massimiliano Pani per il sessantesimo dell’Opera. Musicisti del calibro del contrabbassista Massimo Moriconi, del pianista Ugo Bongianni, del batterista Gianluca Nanni e della cantante Michela Lombardi chiamati ad interpretare una selezione di brani scelti dal repertorio dell’intramontabile Mina.
Il prof. Angelo Ferro, questa volta non dal palco ma tra noi e con noi, ha dato il benvenuto a questi fantastici artisti, assistendo per più di un’ora al concerto. Prima del suo commiato gli è stata dedicata una canzone che lui ama moltissimo, scritta negli anni 70 da Giorgio Gaber “La Libertà”. La libertà è partecipazione, recita il testo, e tutti noi ci siamo uniti alla stupenda voce della cantante per inneggiare con gioiosa commozione all’atmosfera creatasi in sala.
C’è poco da scrivere, chi non era presente difficilmente potrebbe capire.
Al termine del concerto un buffet conviviale, anche questo affollatissimo e con qualche comprensibile attesa, ma alla fine tutti usciti dalla coda con abbondanti piatti da consumare con gli amici di sempre e con nuove conoscenze. La “partecipazione” di Agorà ha dimostrato come sempre di fare coesione sociale.
Nel pomeriggio la presentazione del film “Pecore in erba”, presente il giovane regista Roberto Caviglia, premiato dal Civitas Vitae alla Mostra Cinematografica di Venezia nel settembre scorso. Più che un film, si tratta di un “mockumentary” , ossia “falso documentario”, in cui viene proposta una forte riflessione sull’antisemitismo in una chiave davvero inedita. Una satira scanzonata e ironica, forse a qualcuno inizialmente poco chiara e un po’ confusa, ma resa sicuramente comprensibile dal dibattito che ne è seguito fra il regista e i critici invitati. Giancarla
Grazie Giancarla, come sempre attenta e puntuale nella cronaca testimoniata da belle fotografie, a conferma di quanto è avvenuto.
Giancarla ha una carriera aperta come reporter oltre a tutto il resto s’intende