Chi fra i  primi “nonni del cuore” impegnati al Museo del Giocattolo non ricorda Lorenza? C’ero anch’io fra quel bellissimo gruppo affiatato che ha accolto Lorenza come una figlia. Tante giornate di laboratorio insieme per creare il Libro tattile “Il mio primo giorno di scuola” così come Lorenza ci aveva insegnato, perché anche i bambini non vedenti potessero leggerlo. E poi in giro per le scuole a raccontare e a realizzare con lo stesso sistema altri libri tattili con i temi più svariati… tanto belli e originali questi libri che ci avevano portato al primo posto con la Scuola Bonetto di Albignasego ad un concorso che ci aveva visti tutti premiati al Centro Culturale Altinate.

Lorenza era stata poi assegnata al Servizio Socio Educativo e anche in questo suo nuovo ruolo altri soci Agorà avevano collaborato con lei nelle attività culturali di Art Cafè e “In Agorà con Agorà” rivolte agli anziani ospiti.

L’avevamo inoltre coinvolta nel progetto Europeo “Hand in hand to a social tomorrow” dove Lorenza si era resa disponibile per un’intervista e per una dimostrazione su come lei fosse in grado di scrivere e leggere velocemente al computer con gli ausili delle moderne tecnologie informatiche.

Lorenza ora ritornerà nella sua città d’origine, Treviso, dove potrà godersi la vicinanza della sua famiglia ed in particolare del suo adorato figlio Riccardo. Inizierà una nuova attività lavorativa e siamo certi che troverà ovunque tanta stima ed affetto.

Il nostro non è stato un addio ma un arrivederci a presto e ci auguriamo con molta frequenza. La ricorderemo sempre con gli allegri colori delle sue collane ed orecchini, con il sorriso sulle labbra e qualche volta con la rabbia di chi si trova davanti ad un ostacolo insormontabile, tenace e battagliera nelle sue lotte personali, dolce e romantica quando si lascia condurre in un ballo lento con una canzone dei Pooh. Di noi ricorderà le voci e ad ognuno saprà dare l’immagine e i colori che lei è riuscita a vedere in questi quattro anni con il suo cuore, la sua intelligenza, le sue emozioni.

Grazie Lorenza e buona fortuna a te e Riccardo.

Giancarla