Nella notte tra sabato e domenica è mancata Maria Ravazzolo. L’ho appena saputo e mi dispiace non averla incontrata anche sabato che ero comunque presente in Agorà, ma non immaginavo … Lei veniva sempre a salutarmi, ultimamente in carrozzina accompagnata dalla sua assistente.
Ospite del Santa Chiara da alcuni anni, anche se giovane, per un male che non perdona ma che lei ha sempre combattuto con forza e tenacia, affrontando molteplici interventi. Stava bene in questa residenza e si sentiva circondata da affetto. Sperava in un ennesimo intervento per poter vivere qualche anno in più, ma questa volta non è stato possibile… da un po’ di tempo era troppo debole.
Maria aveva voluto fare il percorso di “Terza età protagonista” per diventare socia di Agorà, aveva anche voluto seguire il corso di “Amministratore di Sostegno” per capire bene il compito di tale figura di cui lei stessa era beneficiaria. Aveva partecipato a molte attività di Agorà, da quelle culturali a quelle canore, era sempre presente alle feste organizzate al Civitas Vitae perchè amava la musica e il sano divertimento. Donna colta, ogni giorno inseriva articoli nel nostro blog, estrapolando dai giornali quello che riteneva più adatto alla nostra lettura. Intratteneva rapporti via e-mail con molti di noi e amava essere ricordata con una visita o una telefonata.
Maria è stata per noi tutti un grande esempio di coraggio, di attaccamento alla vita e di accettazione dei suoi limiti.
Ci mancherai perchè fino ai tuoi ultimi giorni ci hai cercato e sei stata con noi, parte della tua grande famiglia al Santa Chiara. Giancarla e tutti i tuoi amici di Agorà
Mi dispiace.
Molto !
Con Maria avevamo frequentato assieme il corso Terza Età Protagonista, per cui conoscevo la sua storia ed il suo vissuto.
Maria non ha avuto una vita facile anche prima della malattia che la ha colpita circa dieci anni fa.
Con Maria, oltre a frequentarci durante il corso TEP, abitando io vicino al Santa Chiara, ci vedevamo abbastanza spesso al parco o all’atelier multimediale, inoltre ci tenevamo in contatto, più o meno, frequentemente, via sms o tramite facebook
Maria aveva un carattere molto forte ed ha affrontato la sua malattia con forza, coraggio e determinazione, anche se, essendo una persona per niente sprovveduta, era ben conscia delle non rosee prospettive di vita che aveva davanti a se.
Un grande aiuto lo ha trovato nella Fede.
Ultimamente la sua salute era molto peggiorata ma questo non le ha impedito di partecipare alla vita sociale di O.I.C. come la festa per i centenari e a continuare a scrivere sul blog fino agli ultimi giorni, anche venerdì scorso.
Ciao Maria non sarà facile dimenticarti.
Paolo