Arriva dal nord Europa la tendenza che promette di diventare la miglior medicina contro la depressione e la solitudine della terza età. Quella cioè di condividere un appartamento con dei coetanei. I vantaggi sono molti, dalla compagnia, all’assistenza in caso di bisogno, all’abbattimento dei costi di mantenimento, fino alla rinuncia alla sistemazione in una casa di cura, domicilio spesso obbligato e mai gradito fino in fondo.
Convivenza tra anziani
da [email protected] | Set 11, 2009 | Dalla Stampa, Uncategorized | 1 commento
Cari amici, tra le tante proposte e i tanti argomenti che trattano del tema anzianità, questo mi sembra particolarmente interessante in quanto offre soluzioni a problemi che nello scenario attuale diventano e diventeranno sempre più urgenti e complicati,per tutti i motivi ampiamente analizzati attraverso il nostro ” Percorso” . Abbiamo preso consapevolezza di ciò e capito che la carta vincente che ci fa affrontare un futuro con serenità è la capacità di investire in relazioni,cioè attraverso una rete sociale di amicizie, conoscenze ed affetti che permettono lo scambio proficuo e di conseguenza l’aiuto. Ma mi piacerebbe sapere se tutto questo può bastare per un salto così importante (intendo la convivenza) ovviamente intesa non nel senso odierno (scelta prematrimoniale).. ma capacità di vivere con.. Personalmente credo che se razionalmente capiamo che può essere una valida soluzione a problemi oggettivi, la nostra (occidentale) forma mentale intesa come educazione e quant’altro sia molto lontana da ciò. Bisognerebbe avere l’apertura e l’esperienza con l”altro”fatta fin dalla giovinezza come i nordici che escono giovanissimi da casa e condividono senza pretese ma con spontaneità, spazi ed esperienze di vita.E, sempre secondo me, l’altro aspetto molto carente nell’educazione passata ed odierna, ma fondamentale per aprirsi a una nuova futura di convivenza credo di averla individuata nella profonda diffidenza che oggi abbiamo l’un l’altro.La parola “gratuità”non fa parte né del lessico ,né della coscienza. Perciò la carenza di tutto questo rende molto lontano il momento in cui si potrà realizzare quanto letto sopra.