Ho colto involontario un sospiro
dalle tue labbra socchiuse.
Non piangere per me
ermetica amica mia.
Trattieni il tuo represso umore,
sarà più gaio
senza di me il futuro.
Vivevo all’ombra
della tua figura,
ma era mia gioia
codesto stare.
Ora solitario al mondo,
gli occhi persi nel vuoto
cerco un’ illuminante
referente appoggio.
Passato il tempo nostro,
duro è il presente per campare.
Finalmente un dì a capo chino
per via transitando
mi giunse un richiamo
da ignota creatura.
Sembrava musica il mio nome
da lei sussurrato.
Alzai l’occhi incredulo,
restai muto,
mentre un turbine
mi sconvolgeva l’intimo.
Mi sorrise tranquilla
con lento appressarsi
la ritrovata amica
di recondito passato.
Mi sentii rinato
e conclusi allegramente
che non ero più il perdente,
perché la vita
non finisce mai…veramente!
Ceronte
(Settembre 2013)
Sempre sensibile e incoraggiante per i nostri animi che stanno invecchiando. bravo Ceronte