Ho partecipato giovedì 30 maggio all’Assemblea Ordinaria e Giornata del Maestro del Lavoro presso il Centro Culturale Altinate / San Gaetano. Il tradizionale incontro con i Maestri del Lavoro iscritti al Consolato di Padova, che ospita ogni anno le autorità di Padova e Provincia fra cui il Prefetto e il Questore, il Sindaco, un rappresentante della Provincia ed alte cariche militari.
Viene consegnata la “Stellina d’oro” ai Maestri del Lavoro con ultraventennale appartenenza al Consolato e vengono consegnati attestati al Merito con targa a due meritori appartenenti all’Esercito Italiano, a due appartenenti all’Aeronautica Militare e a due appartenenti alla Polizia di Stato, che si sono distinti per meriti particolari.
Ma ogni anno la cerimonia è soprattutto dedicata alle scuole professionali e ai giovani vincitori del Concorso Scuola-Lavoro, con lettura e commento di alcuni brani scelti dagli elaborati presentati dagli studenti. Il tema di quest’anno era su “come il giovane vede la crisi del lavoro”. Molti di questi ragazzi studiano e fanno qualche lavoretto per aiutare la famiglia, alcuni si sono trovati con entrambi i genitori disoccupati, altri sono stati costretti a scegliere una scuola professionale con la speranza di finire gli studi e trovare subito un lavoro. A dirla così sembra che la scuola professionale accolga solo dei ragazzi sfortunati. Ho sentito stralci di quei loro temi e ho trovato una maturità che va oltre ogni aspettativa. Hanno imparato ad amare la professione per cui si stanno preparando, anche se la loro scelta sarebbe stata un’altra. Lo fanno con passione, con la consapevolezza che saranno anche loro a portare avanti l’economia del nostro paese. Nessuno di questi giovani pensa di andare all’estero, è qui dove vogliono far crescere i loro figli. In quasi tutti i temi c’è un ringraziamento alla loro scuola, per la formazione che sentono di ricevere da insegnanti che fanno amare le loro materie.
Ricordo in particolare due passaggi. “Paura della crisi ?” – ha scritto una ragazzina – “Ho perso mamma e papà, mi sono ritrovata con due genitori nuovi… Io la mia crisi l’ho già superata…” . Un altro ragazzo parlando dei suoi studi “Mi sono tuffato nell’universo delle mie passioni….”
Ho pensato che in tanto caos nella pubblica istruzione, le scuole professionali della nostra città e della provincia funzionano bene se i ragazzi riescono ad esprimere questi pensieri, mantenendo la loro fiducia nel futuro pur vivendo in famiglie non troppo agiate o con problematiche non indifferenti.
Tra le scuole premiate l’Istituto Alberghiero di Abano, i cui studenti hanno preparato per tutti gli ospiti un delizioso buffet nell’agorà del Centro Altinate.
Ho cercato tra loro i ragazzi del Borgo … chissà se c’era qualcuno….
Giancarla Milan