GUARDANDO IL CIELO
Guardavo il cielo
misterioso e infinito
con disperati pensieri
dal cuore uscenti.
Cercavo quiete nell’immenso
arcobaleno di sole e stelle.
Mi affascinava l’anima
turbata e solinga
quella meraviglia del creato.
Aspettavo invano uno squillo!
Un lieve cinguettio
di minuscolo fringuello
m’ha destato improvviso
dall’estremo torpore.
Sembrava dirmi:
Scendi su questa
ancora travagliata terra
oh! uomo…e vivi e opera.
Porta la saggezza dell’età
dove odio e rancore
bruciano mente e corpo.
Dona e insegna l’amore
e celestiale sarà il premio.
(Ceronte